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Perugia, Cosmi: "Sconfitti da una squadra più forte. Con qualche aggiustamento possiamo lottare per la A"

Perugia, Cosmi: "Sconfitti da una squadra più forte. Con qualche aggiustamento possiamo lottare per la A"
Cosmi
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 14 gennaio 2020, 21:47Perugia
di Marco Lombardi

La corsa del Perugia in Coppa Italia termina agli ottavi di finale. Al 'San Paolo' di Napoli gli uomini di Cosmi sono stati sconfitti 2-0 dagli azzurri dell'ex Gattuso. "Ero sicuro che avremmo affrontato una squadra più forte - ha detto il tecnico del Grifo in mixed zone -. Siamo partiti bene nei primi 15 minuti poi le occasioni dei due rigori ci hanno condizionati. Siamo stati passivi, abbiamo fatto fare loro più di quello che avrebbero voluto. A fine primo tempo il nostro rigore poteva riaprire la gara, ma poteva anche essere fine a se stesso”. Cosi Serse Cosmi in conferenza stampa dopo il ko del Perugia al San Paolo contro il Napoli negli ottavi di Coppa Italia.

Decisivi i tiri dal dischetto di Insigne che hanno fissato il 2-0 finale, insieme all’errore di Iemmello, sempre dagli undici metri. “Quando è andato al Var –riporta CalcioNapoli24 – l’arbitro ha avuto imbarazzo nel nostro caso ma doveva averlo anche con il Napoli. Il secondo rigore è stato spiazzante. Il Var ti porta fuori dal contesto del calcio. È difficile tornare negli spogliatoi senza sapere il motivo per il quale ti è stato fischiato contro un rigore. Sul nostro non so perché ha perso tanto tempo”.

Cosmi ha anche affrontato il tema del ritorno in biancorosso e delle sensazioni trasmesse dal match sulla qualità della rosa del Grifo. “Mi è capitato di finire le stagioni e non ricominciare l’anno dopo. Vorrei dare tanto in questo periodo, Perugia è la mia città e qui sono esploso calcisticamente. Con qualche aggiustamento possiamo lottare per la Serie A”.

Infine l’intesa fra gli attaccanti. “Iemmello? È capocannoniere e non aveva mai sbagliato un rigore, ha aspettato me. Lui e Falcinelli sono davvero forti, ma anche Melchiorri e Capone. Gli attaccanti devono devono giocare l’uno per l’altro, devono legare di più in campo”.