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Palermo, cambio di modulo promosso: il 3-5-2 porta equilibrio e segnali confortanti

Palermo, cambio di modulo promosso: il 3-5-2 porta equilibrio e segnali confortantiTuttoB.com
© foto di Federico Serra
Oggi alle 14:15Palermo
Angelo Zarra
fonte calciorosanero.it

La vittoria netta sul Pescara ha fatto da banco di prova ideale per il nuovo 3-5-2 disegnato da mister Filippo Inzaghi per il suo Palermo. Dopo gli stop con Monza e Catanzaro, serviva una sterzata: la scelta di un assetto più bilanciato ha riportato ordine tra le linee e fiducia nelle giocate, sebbene le difficoltà degli abruzzesi abbiano reso l’esperimento meno estremo. Il campo, però, ha parlato chiaro.

Il primo tassello è stato il rientro di Bani al centro della retroguardia: presenza, timing e solidità soprattutto sulle palle alte e sui piazzati. Con lui il reparto ha ritrovato compattezza e letture pulite, il che ha alleggerito l’intera fase di non possesso.

Sulla corsia, la mossa Pierozzi esterno a tutta fascia ha acceso l’ampiezza: più spinta, qualità nei cross e continuità in proiezione offensiva, con un impatto superiore rispetto alle alternative (Diakité e Bereszynski). Il Palermo ha così occupato meglio gli spazi nella metà campo avversaria, guadagnando campo e secondi palloni.

In mezzo, cambio di ruolo per Palumbo, arretrato da trequartista a mezzala accanto a Ranocchia. Risultato: più geometrie e pulizia nel palleggio, linee di passaggio più chiare tra i reparti e maggiore copertura preventiva. Con Palumbo a schermare, Ranocchia ha potuto alzare lo sguardo e cucire il gioco senza schiacciarsi troppo dietro.

Davanti, spazio al doppio centravanti accanto a Pohjanpalo, con alternanza tra Le Douaron e Brunori. Il francese non ha convinto contro il Pescara; il numero 9, invece, potrebbe guadagnarsi la maglia dall’inizio già nella prossima trasferta dopo le ultime apparizioni a gara in corso. Sarà un test interessante per misurare la chimica del reparto. Resta l’obiettivo immediato: sbloccare Pohjanpalo, ancora a secco, e mettere fine alla striscia di legni colpiti (già quattro nelle prime giornate), fattore che ha inciso sulla produttività offensiva. La sfida con la Juve Stabia dirà quanto il nuovo impianto sia davvero sulla rotta giusta o se serviranno ulteriori ritocchi.