ESCLUSIVA TB - Sabatini: “Spezia-Pisa non decisiva, ma importantissima. Per il Palermo i playoff sono un obbligo morale. Sassuolo in A? Contento per Grosso, è il migliore. Il Cosenza sa come salvarsi, certe esperienze…”

Dalla partitissima del ‘Picco’ alla ‘mentalità Cosenza’, passando per la svolta del Palermo, la crisi del Mantova e i meriti di Fabio Grosso e Pippo Inzaghi. Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto il direttore sportivo Walter Sabatini.
Direttore, Spezia-Pisa sarà decisiva per il secondo posto?
“Forse non proprio decisiva, ma certamente di grande importanza per la psicologia del gruppo che dovesse uscire vincitore. Che riceverebbe una spinta supplementare ai fini del raggiungimento dell’obiettivo”.
Palermo in ripresa ma attardatissimo dalla vetta: deluso?
“Il Palermo è stato deludente fino a un mese fa, adesso però mi pare che abbia imboccato la strada giusta: viene da due vittorie importanti e c’è da sperare che possa fare l’ultimo segmento di campionato in maniera più autorevole. Osti ha compiuto interventi mirati e chirurgici sul mercato, prendendo Audero, un portiere importante, Magnani, un buon difensore, e soprattutto Pohjanpalo, un attaccante che fa reparto da solo. La squadra è stata integrata alla grande e ora è più competitiva. E poi per i rosanero arrivare a giocarsi i playoff è una sorta di obbligo morale verso la città, la regione e la storia”.
Qual è la squadra rivelazione del campionato?
“Catanzaro, Cesena e Juve Stabia stanno andando oltre le previsioni, ma la Serie B, torneo tradizionalmente estenuante, in questo momento è ancora un magma…”.
Sassuolo a parte…
“Sta facendo un campionato a sè stante, a differenza delle altre squadre che, con poche eccezioni, sono state proiettate nella dimensione grossomodo prevedibile. I neroverdi possono giovarsi di una forte coesione interna, una società che funziona e un amministratore delegato, Giovanni Carnevali, che è un grande leader. E poi il Sassuolo ha preso il miglior allenatore in circolazione: Fabio Grosso. Che ha un’affidabilità particolare. Sono davvero contento che possa tornare in Serie A con le sue forze, combattendo, perché l’esperienza che ha vissuto a Marsiglia è stata veramente devastante”.
Altri tecnici interessanti?
“Detto di Grosso, che ha fatto benissimo, Pippo Inzaghi si è confermato molto competitivo. Più in generale, però, non vedo allenatori affacciatisi prepotentemente alla ribalta attraverso il gioco: nessuno si è messo particolarmente in vetrina…”.
Pio Esposito e Bertola sono pronti per spiccare il volo in Serie A?
“Sono giocatori importanti. Pio, peraltro, trova facilmente la via del gol… Quindi, sì, li reputo pronti. Vedremo se, nel caso, faranno la A con lo Spezia oppure avranno mercato a luglio…”.
Veniamo alla coda della classifica. Stupisce la lenta e inesorabile discesa del Mantova (1 punto nelle ultime 5), ora invischiato a pieno titolo nella lotta per non retrocedere.
“Nell’ultimo mese ha perso molti colpi e francamente non si capisce cosa possa essere successo… Mi auguro che riescano a salvarsi perché Possanzini aveva fatto un bel lavoro. Io poi nutro molta simpatia per lui, lo ricordo bene come giocatore: era fastidioso, velocissimo, propositivo… E lo stimo anche come allenatore”.
Il Cosenza, vittorioso ieri nell’anticipo, ha le carte in regola per tentare una disperata rincorsa salvezza?
“Più di una volta il Cosenza ha arpionato la salvezza all’ultimo istante… La mentalità e la psicologia l’assisteranno: queste esperienze, infatti, si stratificano nella coscienza dei giocatori, che sapranno come fare per tirarsi fuori dai guai”.