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Grosseto, una prova indecente

Grosseto, una prova indecenteTuttoB.com
© foto di Federico Gaetano
sabato 15 dicembre 2012, 21:05Grosseto
di Redaz. TuttoB.com
fonte grossetosport

Esiste  nel mondo del pallone una frase che ricorre nel tempo e nelle situazioni: “Nel calcio esistono le categorie”.

Con questo principio fondamentale ci sono giocatori, i cosidetti top player che guadagnano tanto, ci sono quelli buoni che si guadagnano la “pagnotta” con impegno sul campo tutti i giorni ed in tutti i maledetti allenamenti, e poi ci sono quelli meno bravi (chiamiamoli così) che però sono umili e rigano dritto e danno cuore ed anima sul terreno di gioco.

Quali di questi calciatori ad oggi vestono la maglia del Grosseto? Nessuna delle tre categorie. O meglio sicuramente appartengono al “girone” di quelli meno bravi, per non dire scarsini, che però non sono umili e quindi si presentano in campo anche con la neve con la maglia a maniche corte (magari per far vedere qualche tatuaggio o muscoletto), che tolgono il piede in ogni contrasto, che mettono più impegno in altre cose che quando indossano la casacca biancorossa, che hanno la testa non so dove, che si fanno anticipare costantemente in difesa come fossero dei birilli del bowling.

Giocatori che sono imbarazzanti da vedersi, con un atteggiamento amatoriale. I nomi? Ma difficile dire quali sono, perchè non è da escludere nessuno ad eccezione di capitan Sforzini che purtroppo è lasciato al proprio destino e al portiere Lanni che se le vede arrivare da tutte le parti.

Arriviamo al capitolo due: la guida tecnica. In una situazione così delicata il presidente ha scelto la premiata ditta Magrini-Consonni, che nel tempo è diventato un triumvirato con Papini (la passata stagione a Montiano) che durante le partite se ne sta nel gabbiotto con l’ex capitano biancorosso per capire tatticamente la gara. Con tutto rispetto per Papini, che considero uno dei tecnici più preparati ed innovativi della nostra provincia, ma anche in questo caso ricorre la frase iniziale “nel calcio esistono le categorie”. E questa è la serie “B”, quella serie un gradino sotto la “A” dei campioni.

Magrini è uno che a Grosseto ci sarebbe venuto a piedi. E’ sempre stato un suo sogno e una grande opportunità, ma credo che il suo valore di carisma all’interno dello spogliatoio non sia quello che il mister aveva magari in Lega Pro, specialmente poi con un gruppo come quello che si è ritrovato.

Il terzo è Consonni. Si parlava di gruppo e di spogliatoio e qui Camilli, ha scelto una figura, che come più volte hanno detto ex giocatori del Grosseto non era ben visto. E allora che si decide di fare? Di chiamare lui, tanto per fare un dispetto. Qui in questo caso c’è un altro proverbio che è meglio non citare, ma che sicuramente in molti conoscono….

E’ proprio vero nel calcio ci sono le categorie e di tutta questa improvvisazione credo che i tifosi ne abbiano abbastanza. Prendiamo un allenatore serio che venga rispettato e soprattutto cambiamo parte di una rosa che è quasi totalmente da ricostruire.

Questi sono gli unici ingredienti se il Grosseto vuol fare un miracolo, diversamente ci sarà solo la Lega Pro. Qui il compito più importante spetterà solamente al nuovo ds, Tomei, e soprattutto  a quanti denari il presidente Camilli vorrà mettere sul tavolo.