GazzSport - Penalizzazioni, ricorsi e contro ricorsi: è il giorno di Samp-Salernitana, il playout della vita

Un mese, cento colpi di scena e mille polemiche dopo, è arrivato il momento di Sampdoria-Salernitana. Il 13 maggio s’è chiuso il campionato, poi il caso-Brescia ha fatto sospendere il playout (Salernitana-Frosinone) e sono seguiti i vari passi della giustizia sportiva che hanno portato a questo nuovo match. E a un clima incandescente, sia per l’estate ormai piena che per la tensione montata attorno a questa partita. Che in teoria dovrebbe vedere di fronte due squadre “contente”, visto che nella versione originaria la Salernitana avrebbe dovuto giocare da sfavorita contro il Frosinone, mentre la Sampdoria era finita in Serie C. Oggi invece il vantaggio della classifica è dalla parte della squadra di Pasquale Marino, e quella di Chicco Evani ha ancora una possibilità per salvare la sua stagione. In realtà, però, qui di contento non c’è nessuno. La seconda retrocessione in un mese per la Samp e la seconda dopo 12 mesi per la Salernitana sono veri incubi.
DISTRAZIONI - A Genova la caduta in C aveva mandato in subbuglio la tifoseria, la cui rabbia è montata anche per gli sfottò dell’altra sponda calcistica cittadina. Questa seconda opportunità è stata una sorta di tregua, ma è logico che di fronte a una seconda retrocessione il clima in città tornerebbe a farsi pesante. Sapendo anche che per la società, alle prese ormai da due anni con una complicata opera di ristrutturazione aziendale, una caduta in C sarebbe una botta tremenda, forse fatale. Anche a Salerno si è festeggiato poco l’upgrade in classifica. La società ha deciso di entrare nella contesa giudiziaria e di scatenare una serie di ricorsi per contestare la sospensione del playout originario e l’indicazione delle date ancora quando non c’era certezza delle partecipanti. Motivo? Secondo la Salernitana si sarebbe dovuto giocare il playout, aspettare l’esito della sentenza Brescia e, dopo la penalizzazione, vedere riscritta la classifica salvando la perdente di Frosinone-Salernitana e facendo retrocedere la quartultima, ossia la Samp. Una chiave di lettura che avrebbe avuto una contro-indicazione: a quel punto la Samp avrebbe avuto il diritto di giocare il suo playout, quindi oggi invece di essere in campo la B sarebbe stata ancora nei tribunali. In ogni caso i ricorsi della Salernitana sono stati respinti e quindi evidentemente Figc e Lega B avevano ragione.
LE ULTIME - Tutte queste distrazioni hanno inciso? Dopo il 13 maggio i giocatori della Samp erano mortificati, quelli della Salernitana carichi per il loro playout. E un mese dopo? I primi giorni di allenamento sono stati decisamente blandi, al limite del torneo in spiaggia, poi l’intensità è cresciuta con l’avvicinarsi della partita. Chicco Evani ha già scelto il 3-5-2 e ha scelte obbligate in attacco con i soli Sibilli e Coda a disposizione: sempre ko l’ex Tutino – da mercoledì potrebbe essere reinserito in lista, ma non è in condizione di giocare – oltre a Niang, mentre Borini è in panchina non al top. Così il tecnico della Samp: "È come se dopo essere andati sotto a un treno fossimo ancora vivi. In quest’ultimo mese è successo di tutto, però la vita, così come lo sport, a volte dà ed a volte toglie. Credo che i ragazzi abbiamo fatto un lavoro eccezionale, starà a noi indirizzare il pubblico a nostro favore". Marino invece dovrebbe confermare il 4-3-2-1 con ballottaggio Cerri-Simy in avanti e Ruggeri-Bronn dietro, ma non solo. Così il tecnico della Salernitana: "Allenarsi è una cosa, giocare un’altra. Un mese fa eravamo in fiducia e in un clima di entusiasmo ma l’amarezza di queste settimane dobbiamo trasformarla in energia positiva". Stasera si punta a superare il record stagionale di 31.370 spettatori. Al seguito della Salernitana ci sono 450 tifosi, per venerdì anche l’Arechi potrebbe superare quota 30mila. Numeri che non sono da Serie B. Figurarsi per la C.