Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Minimo Cellino: tutti i disastri di un presidente. Reggina-Inzaghi: favola finita? Genoa, Gila show: quando l’allenatore conta. Bentornato Catanzaro…

Minimo Cellino: tutti i disastri di un presidente. Reggina-Inzaghi: favola finita? Genoa, Gila show: quando l’allenatore conta. Bentornato Catanzaro…TuttoB.com
lunedì 20 marzo 2023, 00:15Editoriale
di Nicolò Schira

Altro che Massimo. Verrebbe da chiamarlo - come fatto ironicamente da qualche tifoso sui social - Minimo Cellino per l’impatto disastroso che sta avendo su un Brescia in caduta libera verso la Serie C. Gestione scellerata e scelte discutibili tra una viavai incredibile di allenatori e dirigenti in questi anni che hanno provocato la frattura insanabile con la tifoseria (5000 persone scese in pizza per manifestare il proprio disappunto…) e l’attuale annata da incubo. D’altronde chi vive sul filo del rasoio come ha fatto il Brescia nelle ultime stagioni prima o poi paga dazio. Il rischio retrocessione appare sempre più concreto e la colpa non può essere sempre del malcapitato tecnico di turno. Quando i problemi nascono al vertice poi si estendono in toto alla squadra. C’era una volta il Brescia che lottava con le grandi in Serie A e annoverava campioni del calibro di Roberto Baggio, Pep Guardiola, Luca Toni e Andrea Pirlo. Nostalgia canaglia. In comune con il compianto Gino Corioni purtroppo per i tifosi bresciani Cellino ha solo l’iniziale del cognome…

A proposito di squadre in crisi: a Reggio Calabria farebbero bene a preoccuparsi. Otto sconfitte nelle ultime 10 giornate sono peggio di un film horror. La favola amaranto si è spezzata sul più bello e il sogno Serie A è andato in frantumi. Una involuzione decisamente allarmante e sconcertante anche in virtù di alcuni punteggi. C’è modo e modo di perdere. La sensazione è che qualcosa si sia rotto nel giocatolo Reggina, con tecnico e giocatori finiti sul banco degli imputati. La sosta arriva al momento giusto: c’è ancora tempo per resettare tutto e ripartire. I playoff sono ancora possibili, ma urge cambiare marcia onde evitare spiacevoli finali di stagione. In una classifica corta come quella di B è un attimo a finire fuori dalle posizioni che contano. Senza dimenticare la spada di Damocle della penalizzazione che potrebbe far riusucchiare i calabresi in zona salvezza. Insomma, il tempo degli errori è finito e anche Pippo Inzaghi (nonostante un contratto fino al 2025) deve dare risposte importanti. 

Il Genoa veleggia a vele spiegate verso la Serie A. Merito dell’effetto Gila. Da quando il Campione del Mondo 2006 è sbarcato sulla panchina rossoblù, il Grifone ha spiegato le ali e iniziato a volare. Il che è tutt’altro che un caso. Bastava un tecnico di buon senso e che conoscesse la categoria per sprigionare tutte le potenzialità del Genoa. La scommessa Blessin è stata doppiamente fallimentare (retrocessione in B l’anno scorso e squadra a metà classifica quest’anno), ma l’anima italiana dirigenziale ha aiutato Spors a correggere il tiro. Al resto ci ha pensato Alberto Gilardino con un ruolino di marcia da urlo: 35 punti in 15 gare. Dal suo arrivo il Genoa sarebbe primo. I numeri non mentono mai…

Il Catanzaro vince il Girone C di Serie C con 5 giornate d’anticipo e ritorna in Serie B dopo 17 anni. Cavalcata trionfale. Lavoro straordinario di mister Vincenzo Vivarini e del ds Giuseppe Magalini che non hanno sbagliato una mossa e da anni realizzano grandi risultati nonostante mediaticamente non siano mai sotto i riflettori. Da sottolineare poi il boom di Pietro Iemmello, capocannoniere e trascinatore con 23 gol delle Aquile. Re Pietro ha sfatato il tabù del "nessuno è profeta in patria", facendo la differenza a casa sua. Vincere con la maglia della squadra del cuore non ha prezzo. Bentornato Catanzaro...