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Cosenza, una vittoria che pesa come un macigno. Il Crotone e la mancanza di serenità, ora è dura. Lecce, un segnale a tutto il campionato. Spezia, il salto di qualità deve ancora attendere

Cosenza, una vittoria che pesa come un macigno. Il Crotone e la mancanza di serenità, ora è dura. Lecce, un segnale a tutto il campionato. Spezia, il salto di qualità deve ancora attendere
giovedì 29 novembre 2018, 00:00EDITORIALE
di Attilio Malena

Un derby atteso più che mai, sentito per la posta in palio mai così alta: i volti carichi di tensione e una cornice di pubblico straordinaria, il derby al Cosenza, una vittoria che ha tutte le caratteristiche di quelle vittorie che possono cambiarti una stagione, nel bene e nel male. Il Cosenza non è mai andato sotto contro nessuno in questo campionato, ha commesso tanti errori d'ingenuità che hanno fatto perdere tanti punti per strada, forse anche troppi, ma ha approcciato meglio il derby e alla fine l'ha spuntata, con carattere e dimostrando solidità che può far ben sperare, lanciando un segnale chiaro alle dirette concorrenti per la salvezza.

Una sconfitta che pesa come un macigno per il Crotone, la classifica spaventa per chi ha le credenziali per poter essere stabilmente nella parte di sinistra e invece si ritrova a lottare nei bassifondi. Il Crotone è stato sì falcidiato dagli infortuni, ha avuto sì tante palle gol, ma non è sereno, appare impaurito, fragile, mentalmente e in fase difensiva. Tocca all'Oddo psicologo cercare di sbrogliare una matassa molto complicata. 

Da neopromossa a certezza del campionato in pochi mesi, l'ennesima impresa del Lecce di Fabio Liverani. Il marchio impresso sin dalla scorsa stagione, la capacità di reagire agli schiaffi presi. Il Lecce è solido, ha un'idea di calcio e una proprietà ambiziosa, tutto per poter creare un ciclo, tutto, in una perla di città, che certamente non guasta. Il segnale appare chiaro, il Lecce è pronto per essere protagonista.

Il salto di qualità deve ancora attendere, lo Spezia di Pasquale Marino impatta contro il Foggia al Picco. Quantità e qualità in rosa, ma è quel famoso salto di qualità a mancare. Ogni qual volta ne ha la possibilità, i liguri non ci riescono.

Di tempo ce n'è, ma i match-point falliti iniziano a diventare troppi...