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GdS - Delvecchio dà la carica al Cosenza: "Si può fare di più! La penalizzazione non sia un alibi, Fumagalli erede di Tutino"

GdS - Delvecchio dà la carica al Cosenza: "Si può fare di più! La penalizzazione non sia un alibi, Fumagalli erede di Tutino"TuttoB.com
Delvecchio
© foto di Stefano Di Bella
domenica 8 settembre 2024, 09:39Cosenza
di Marco Lombardi

"Delvecchio dà la carica al Cosenza: «Si può fare di più! La penalizzazione non sia un alibi, Fumagalli erede di Tutino»", titola la Gazzetta del Sud. 

Il direttore sportivo silano fa l’analisi dell’avvio di campionato.

Il direttore sportivo Gennaro Delvecchio, nel corso del talk “Il calcio al Sud”, al Festival delle Serre di Cerisano, ha esortato il gruppo a non mollare la presa dopo aver mosso per la seconda volta la classifica nella gara con il Palermo di domenica scorsa. «Non dobbiamo abbassare mai la guardia. Non accetterei che avessimo una flessione durante il campionato. La penalizzazione non deve rappresentare un alibi. Sono sicuro che la società agirà in sua tutela, ma noi dovremo fare il nostro sul terreno di gioco, consapevoli che i punti che ci sono stati tolti potrebbero anche non esserci restituiti».

Il direttore sportivo pugliese ha tracciato già un primo bilancio, giudicato «positivo». «I ragazzi stanno rispettando ciò che volevamo. Il Cosenza visto finora si è esprime ad un buon ritmo e con entusiasmo. Per continuare a fare bene abbiamo anche un jolly, vale a dire i nostri tifosi. Avere dalla nostra un ambiente caldo è una carta che dobbiamo sfruttare con intelligenza».

Delvecchio ha già individuato il possibile erede di Gennaro Tutino, avversario dei Lupi tra sette giorni. «Fumagalli ha le capacità per non farlo rimpiangere ma ci sono anche altri giocatori in grado di non far avvertire la sua assenza. Tutino, al quale riconosco la professionalità per il comportamento avuto nel mese che è rimasto in ritiro a Cascia, fa parte del passato, è un giocatore della Sampdoria e noi dobbiamo pensare soltanto alla nostra squadra».

Finora è stato assorbito dal calciomercato: «Sono abituato a lavorare notte e giorno e non fermarmi mai. Non ho ancora avuto modo di visitare la città. Ho dato il massimo per costruire la migliore rosa possibile. Ho puntato su giocatori nutriti dalla voglia di riscattarsi. Una scelta che ho ripetuto pure l’ultimo giorno quando ho prelevato Luca Strizzolo e Giacomo Ricci». Una decisione simile a quella realizzata anche quando ha deciso di puntare su Alvini: «Quando l’ho incontrato a Milano ho visto ardere in lui il fuoco della passione. Mi è bastato tanto per convincermi».

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