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Cosenza, Guarascio: "Ai tifosi dico di stare vicini alla squadra, troppo allarmismo non giova. Per raggiungere la salvezza dobbiamo lottare"

Cosenza, Guarascio: "Ai tifosi dico di stare vicini alla squadra, troppo allarmismo non giova. Per raggiungere la salvezza dobbiamo lottare"TuttoB.com
Guarascio
mercoledì 10 marzo 2021, 22:01Cosenza
di Marco Lombardi

Intervenuto a TEN, Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, riportate da tifocosenza.it: “Ci troviamo in un anno difficile, non solo a Cosenza ma in tutto il mondo. Dobbiamo considerarlo un campionato eccezionale perché lo è il momento. A causa del finale della scorsa stagione andato oltre i tempi previsti, c’è stata una ripercussione sull’avvio di questo campionato. Consapevoli del grande risultato ottenuto, ho puntato a preservare il gruppo, esclusi due o tre elementi che sono stati sostituiti. Il mercato è stato fatto sulla base delle disponibilità. Pettinari era un obiettivo concreto ma per varie motivazioni non siamo arrivati all’accordo. Lo dico perché quello che il Cosenza fa, lo fa alla luce del sole. Nel nostro animo c’era la volontà di costruire una squadra che potesse mirare ai playoff. Ci siamo trovati contro squadre economicamente molto forti, vedi il Vicenza o il Monza“.

“Io sono il primo tifoso del Cosenza, non esterno i miei sentimenti ma ai tifosi dico di stare vicini alla squadra – ha proseguito Guarascio -. In passato abbiamo avuto un Cosenza che ha lottato per salire di categoria. Stiamo ora lottando in Serie B, lo stiamo facendo insieme alla squadra. Siamo compatti anche nonostante le ultime due partite, nelle quali non abbiamo fatto bene, soprattutto a Brescia. È mancata un po’ di malizia, con tre punti in più non dico che saremmo stati fuori dai guai, ma quasi”. 

“Non trovo corretto tutto questo allarmismo – sottolinea il presidente rossoblù -. Chi ha questo atteggiamento, non aiuta. Dobbiamo essere consapevoli che il Cosenza è un patrimonio. Partire da questo, poi le scelte tecniche e dirigenziali sono trasparenti, non hanno secondi fini. In alcuni momenti queste scelte hanno portato a risultati importanti e calciatori che ora giocano in Serie A o in club importanti. Dobbiamo capire che siamo al Sud e c’è una crisi paurosa, la società non può fare il passo più lungo della gamba. Gli attaccanti più importanti puntano alla A, se poi ci sono squadre che con il paracadute si possono togliere il lusso di portarli in B, lo fanno. Il Monza ha 40 calciatori in rosa, come possiamo competere con realtà del genere? E a Monza abbiamo pareggiato, quindi nella nostra rosa comunque qualche valore c’è”. 

“Mi sono confrontato con il mister e i giocatori, è stata una lunga chiacchierata con Occhiuzzi. Ho detto loro che in questo momento serve concretezza, so che nel calcio per raggiungere certi obiettivi bisogna lottare. È la lotta che fa la differenza, a Salerno voglio proprio questo. Non mi interessa la bella prestazione, voglio che dalla lotta venga fuori il risultato. Da ora in avanti bisogna fare quel che il Cosenza merita, noi abbiamo una grande responsabilità verso una tifoseria che è la più grande del Sud Italia. Bisogna mantenere la categoria, non siamo in un precipizio, la posizione ci può consentire di raggiungere la salvezza, mancano undici partite e ci sono scontri diretti in ballo”, conclude il presidente Guarascio.