
Poteva saltare tutto all’ultimo? L’offerta del Monza ha fatto vacillare Bisoli?
Il Cesena FC ha dato il benvenuto questa mattina al primo nuovo acquisto della stagione. Non si tratta di un nome qualunque: Dimitri Bisoli, ex capitano del Brescia, fa il suo ritorno in Romagna e ciò rappresenta un vero e proprio cerchio che si chiude. Un decennio e mezzo dopo aver vestito le maglie delle giovanili del Cesena (Under 15 e Under 16 tra il 2008 e il 2010) e del Santarcangelo (dal 2013 al 2015), il figlio d’arte torna a casa ed è ovvio che tutti sognino l’impossibile. Ossia che ripercorra le orme del leggendario padre, Pierpaolo, eroe bianconero con ben tre promozioni in bacheca (una in Serie B nel 2009 e due in Serie A nel 2010 e 2014). All’atto pratico, dall’approdo di Dimitri Bisoli ci si aspetta possa infondere una dose massiccia di quantità, personalità ed esperienza nel centrocampo bianconero che nella scorsa stagione ha spesso e volentieri difettato sotto questo punto di vista.
Visibilmente emozionato, Dimitri Bisoli ha iniziato la sua conferenza stampa con parole di gratitudine e orgoglio: “Ci tengo per prima cosa a ringraziare la società, ringraziare il direttore per questa opportunità, per aver palesato subito la volontà di prendermi. Sono veramente tanto orgoglioso e tanto felice di iniziare questa nuova avventura. Ho trascorso nove anni bellissimi e indimenticabili a Brescia. Adesso sono pronto per partire con questa nuova avventura. Brescia l’ho già ringraziata di cuore (le ragioni le abbiamo spiegate qui, ndr), però sono qui oggi e vorrei parlare di Cesena”.
Interrogato sulla sua lunga e brillante carriera, che conta oltre trecento partite e lo vede approdare a Cesena a trentun anni con un contratto triennale, a Bisoli è stato chiesto se desideri chiudere la carriera in Romagna ma ha preferito focalizzarsi sul presente. “Il calcio ha tante dinamiche molto veloci, quindi anziché parlare di futuro è meglio parlare di presente. Sono qui a portare la mia esperienza per aiutare i ragazzi più giovani, che qua sono tanti. L’anno scorso ho seguito il Cesena e ha fatto un grandissimo campionato, c’è da fare quindi i complimenti per aver disputato i play-off da neopromossa, non è mai semplice. Però bisogna ripartire, perché quello che hai fatto l’anno scorso in un campionato difficile come la Serie B non basta più. Quindi bisogna ripartire da zero con un po’ di entusiasmo”.
L’arrivo a Cesena sarebbe potuto saltare all’ultimo visto il fragoroso inserimento del Monza che ha tentato di soffiare il giocatore al Cavalluccio, offrendogli un contratto dalle cifre nettamente più alte. A Bisoli viene chiesto quanto abbia tentennato di fronte ad un’offerta monstre. “Ma… diciamo che quando ti senti apprezzato… non pensavo neanche io di avere un valore così grande. Molto più importante della parte economica è sentire l’affetto, la vicinanza, sono forse le cose principali in un calcio dove è tanto difficile, tanto… ci sono veramente tante dinamiche. Il Cesena è la squadra che mi ha voluto più di tutti, molto fortemente, e quindi non ho esitato un attimo a scegliere”.
Riflettendo sul suo percorso, ha descritto la chiamata del Cesena come il compimento di un desiderio maturato nel tempo. “Una chiamata dal Cesena dopo i due anni a Santarcangelo? Se la guardo con gli occhi di un ragazzino sì, uno ci spera perché quando giochi in Serie C vedi il Cesena come una squadra top. Se la guardo con gli occhi di un trentunenne dico di no perché non ero pronto. Il mio percorso è stato più lungo e formativo. Diciamo che è una storia normale la mia, è un percorso normale fatto di tanti sacrifici. Penso che nel calcio sia fondamentale questo, perché il Cesena ha giocatori molto forti come Berti, Francesconi e Shpendi che dal settore giovanile sono riusciti ad andare subito in prima squadra, ma non va sempre così, non è sempre semplice. A volte serve fare anche la gavetta, prendere delle piccole batoste sportive e poi arrivare ad essere giocatori importanti”.
Bisoli ha quindi delineato a chiare lettere il contributo che intende portare alla sua nuova squadra, ponendo l’accento non solo sulle qualità tecniche, ma soprattutto su quelle umane e motivazionali. “Io mi reputo un giocatore normalissimo a livello calcistico, che non ha qualità incredibili ma ho veramente tanta passione, ho veramente tanta voglia per fare questo sport. Quello che cercherò di portare qui a Cesena e ad insegnare ai ragazzi più giovani è l’amore per questo sport perché siamo dei ragazzi fortunati. Io cercherò di portare questo, con tanta professionalità e dedizione”.
Infine a Bisoli viene chiesto di rendere conto di alcune dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa a Brescia, nel 2016, in cui si professava tifoso del Cesena. Il vestirsi di bianconero è un sogno che si avvera? “Nove anni a Brescia non si cancellano, forse oggi sono più tifoso del Brescia. Però mio padre ha fatto la storia di questa società. Ho festeggiato le promozioni in trasferta a Verona e a Piacenza. Non c’era posto migliore di Cesena per ripartire”.