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Cagliari, Falco: “Ranieri vuole il massimo da noi”

Cagliari, Falco: “Ranieri vuole il massimo da noi”TuttoB.com
© foto di PhotoViews
giovedì 12 gennaio 2023, 22:00Cagliari
di Redazione Milano
fonte www.Cagliari calcio.com

Ospite de "Il Cagliari in diretta", Filippo Falco si è raccontato analizzando poi nel dettaglio il momento del gruppo rossoblù, nell'antivigilia del ritorno in campo, sabato alle 14 all'Unipol Domus contro il Como.

STADIO PIENO

"Non vediamo l'ora di scendere in campo davanti alla nostra gente. I tifosi sono davvero il dodicesimo uomo al nostro fianco e giocare con lo stadio pieno sarà uno stimolo importantissimo. Ce la metteremo tutta per raggiungere l'obiettivo, stiamo lavorando ogni giorno per costruire un nuovo percorso e cambiare passo. Questo è un gruppo sano che ha sempre operato nel modo giusto, dobbiamo fare di più per ottenere ciò che vogliamo".

L'IMPATTO DI MISTER RANIERI

"Il mister ci chiede tanto, vuole che siamo più concreti e che ci caliamo al meglio nella mentalità della Serie B, con compattezza e unità di intenti. Bisogna lottare sempre, è importante essere solidi e subire meno reti possibile. La classifica? Pensiamo gara dopo gara, la cadetteria è imprevedibile e bastano un paio di partite per ribaltare tutto, siamo consci del nostro valore e su questa consapevolezza dobbiamo basarci per risalire la china".

COMO AVVERSARIO OSTICO

"Il Como è costruito per fare un campionato di alto livello, anche loro hanno avuto qualche difficoltà ma si sono ripresi. La Serie B è equilibrata e ogni gara è densa di insidie, noi vogliamo dare seguito al successo sul Cosenza quindi bisogna essere pronti per tirare fuori la prestazione migliore".

CONSAPEVOLEZZA NEI PROPRI MEZZI

"Mister Ranieri è una figura di grande carisma e personalità, non ha bisogno di presentazioni. Vuole il massimo da noi, cerca di farci stare tranquilli dandoci consapevolezza nei nostri mezzi per arrivare pronti alla partita. Mister Liverani? Dispiace perché i risultati non sono stati dalla sua e dalla nostra parte, purtroppo il calcio è questo e si è deciso di cambiare non avendo il conforto dei punti. Con lui ho un ottimo rapporto dai tempi di Lecce, peccato per come è finita, ma andiamo avanti".

CRESCERE CON IL LAVORO

"Ho sempre giocato da rifinitore dietro le punte, sin da piccolo, poi negli anni crescendo sono passato a giocare anche sull'esterno. Sono arrivato a Cagliari con una condizione atletica non perfetta, non avendo svolto la preparazione, poi con il lavoro sono cresciuto e sicuramente negli ultimi mesi il rendimento personale si è alzato. L'avventura all'estero? In Serbia è un altro calcio senza dubbio, meno tattico e più fisico, ma riadattarmi al contesto nostrano non è stato complicato, anche se ho conosciuto un mondo dove alimentazione, abitudini, ritmi sono diametralmente differenti".