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Corini saluta Brescia: "Volevo lasciare la squadra dove l'avevo portata. Con Cellino caratteri troppo diversi"

Corini saluta Brescia: "Volevo lasciare la squadra dove l'avevo portata. Con Cellino caratteri troppo diversi"TuttoB.com
Corini
giovedì 16 giugno 2022, 17:59Brescia
di Marco Lombardi

Nel corso della conferenza stampa odierna, mister Eugenio Corini si è congedato da Brescia e dai bresciani. Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni, riportate da bresciangol.com.

“Ci tenevo a salutare voi e tutta la città – attacca l’uomo di Bagnolo Mella senza bisogno di domande -. Non ho mai considerato il mio ritorno quest’anno un Corini-ter, piuttosto la fine di un ciclo, di un percorso, la chiusura di un cerchio. Le radici dentro di me sono forti e anche per questo sono tornato, la mia vita professionale è chiara, ma non pensavo mai di dover tornare nemmeno la prima volta. Tutto nacque in una notte. Come in tutti i percorsi, in questi anni a Brescia ci sono state cose belle e altre meno, momenti difficili. Ci sono state tante difficoltà, il rammarico c’è come in qualsiasi storia. Nel 2019 abbiamo raggiunto un traguardo grand. Arrivati in serie A, per me sarebbe stato facile dirci arrivederci, ma sentivo troppo mia la serie A e quindi decisi di restare. C’è il rammarico di non avere avuto a disposizione un campionato intero da giocarmi in A, sono convinto che potevamo salvarci. Sono tornato quest’anno sapendo di avere un margine di errore basso, ma è stata anche la spinta emotiva decisiva perchè volevo lasciare la squadra dove l’avevo portata. La rifarei ancora. Sentivo una spinta, un’energia giusta [...]. 

Io e Cellino sapevamo che stavolta saremmo andati avanti solo in un tempo breve. In serie A, dove non c’era il filtro del direttore, il rapporto si era deteriorato. In questi due mesi è stato sereno, ma abbiamo caratteri troppo diversi. Ho rescisso perchè sentivo che non sarei potuto tornare un’altra volta. Volevo salutarvi perchè non avrei mai potuto tornare a parlare di tecnica o di tattica un’altra. Stavolta sapevo che era definitivo. Se voglia o meno ridimensionare ora non sta a me dirlo, dovete chiedere a lui cosa ha in testa di fare [...].

Il Brescia ha fatto un girone d’andata molto importante poi c’è stata una fase di difficoltà quando le altre invece correvano. Con il mio arrivo ho cercato di spingerlo a fare un calcio aggressivo e di costruzione. Abbiamo meritato di vincere dove abbiamo vinto e ne avremmo meritata anche almeno una delle due trasferte tra Monza e Pisa nella stagione regolare. Con la Spal avevamo gli attaccanti che non stavamo bene eppure con Tramoni eravamo riusciti a passare in vantaggio. E’ stato un play off molto bello con il Perugia, un match caratteriale, tecnico e tattico. C’è il rammarico anche per gli infortuni che hanno limitato la rosa con il Monza nei play off: prima abbiamo perso Cistana poi i due laterali di difesa. Sono tornato per la stima che Marroccu ha nei miei confronti, con il presidente ci siamo confrontati su tante cose che ci avevano diviso. Sono state importanti le cose dette, abbiamo parlato da uomo a uomo. Sono tornato perché avevo visto in lui l’ambizione di portare il Brescia in serie A. Ora ripeto non so cosa voglia fare, ho rescisso perchè il mio tempo con lui era definitivamente finito [...].

Futuro? Dopo la rescissione qualche contatto informale c’è stato, ma nulla di più [...].