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Avellino, Palmiero suona la carica: “Con la Juve Stabia non è stata una gara disastrosa. Con lo Spezia subito riscatto”

Avellino, Palmiero suona la carica: “Con la Juve Stabia non è stata una gara disastrosa. Con lo Spezia subito riscatto”TuttoB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 13:35Avellino
Angelo Zarra

All’indomani del ko nel derby con la Juve Stabia, Luca Palmiero fa il punto sul momento dell’Avellino e guarda già alla prossima, delicata, sfida con lo Spezia al Partenio-Lombardi. Ospite di Contatto Sport (Prima Tivvù), il regista biancoverde analizza freddamente quanto accaduto al Menti e mette in fila le certezze su cui ripartire.

Per Palmiero il 2-0 subito a Castellammare è figlio di una partita “equilibrata, giocata alla pari e risolta da episodi”. Le due reti incassate in pochi minuti hanno pesato, “ci hanno tagliato le gambe”, ammette, ma senza drammi: “Sappiamo che dobbiamo fare di più, però non parlerei di gara disastrosa. Archiviamo, analizziamo gli errori e pensiamo subito alla prossima”.

Sabato arriva lo Spezia, fanalino di coda ma ricco di singoli di valore. “Stanno attraversando un momento complicato, ma hanno giocatori importanti: si possono compattare, sarà una partita vera. E la loro classifica non rispecchia il potenziale”. Duello chiave in mezzo? “Salvatore Esposito è forte, va studiato e attenzionato. Ma la priorità resta pensare a noi e fare il massimo”.

Nessuna crepa nello spogliatoio: “Il gruppo è la nostra forza: ambiente positivo, tutti pronti a spendere una parola per il compagno”. Pesa l’assenza di alcuni leader: “Rigione e Patierno ci mancano, fanno sentire presenza e attaccamento”. Sulla fascia al braccio: “Onore e orgoglio, anche se i capitani sono Armellino e, a seguire, Rigione”.

Palmiero fotografa la categoria: “In Serie B c’è meno aggressività rispetto alla C, ma un livello fisico e atletico più alto. Concedono un po’ più di libertà di gioco: bisogna saperla sfruttare”.

Con 6 risultati utili nel recente filotto e un avvio complessivamente solido, l’Avellino resta in corsa: “Guardare la classifica oggi serve a poco: campionato livellato, anche le più forti non si sono ancora espresse al top. Mi aspettavo un buon inizio, così buono ci speravo”. E sul rendimento personale sotto porta, sorriso e autocritica: “Sono quattro anni che non segno: ci lavorerò. Quattro gol a fine stagione? Mettiamoci sotto”.

Obiettivo immediato: tornare a correre in casa. “Il Partenio deve essere il nostro punto di forza. Non servono appelli: vogliamo regalare una vittoria alla nostra gente”. Tour de force alle porte? “Siamo pronti a ripetere quanto fatto nell’ultimo trittico: 5 punti in 3 gare. Servono continuità e mentalità”.