Avellino, Fontanarosa: “Rigore inesistente. Ma la Curva ci ha spinto anche sul 3-0”
Alessandro Fontanarosa analizza senza filtri il ko raccolto dall'Avellino sul campo del Cesena ai microfoni del programma televisivo Contatto Sport sulle frequenze di Prima Tivvù. Prima di tutto i ringraziamenti ai tifosi: “In primis grazie alla Curva e a tutto il pubblico: non mi era mai capitato di essere sotto 3-0 e sentire un sostegno del genere”.
Sull’andamento del match: “Avevamo approcciato bene, la sensazione era di avere la partita in mano. Poi il primo gol ci ha tagliato le gambe e l’episodio del rigore ci ha buttato a terra: per me è un rigorino, un rigore che non esiste. Se lo dai, ne devi dare dieci a partita. Comunque dobbiamo voltare pagina”. Chiave tattica: “Loro hanno fatto densità davanti al portiere; noi bravi a tenere palla, meno ad attaccare la linea e gli spazi concessi. Gli episodi (due contropiedi e il penalty) hanno determinato”.
Capitolo arbitro: “Maresca ha avuto un atteggiamento che non mi è piaciuto: nessun dialogo in campo, arrogante”.
Sulla categoria: “La Serie B è complessa: ogni partita è a sé, dentro una gara ce ne sono più gare. Bisogna essere pronti a ogni risvolto”.
Sugli avversari: “Shpendi è tra i migliori in B: si abbassa a giocare, lavora bene, osso duro. Farà strada”.
Sul compagno Rigione: “È rientrato da poco, per noi è un valore aggiunto: esperienza, consigli, ‘segreti del mestiere’, soprattutto per noi più giovani”.
Sui troppi gol incassati: “Numeri che non piacciono. Serve lavoro in settimana, analizzare dove sbagliamo e migliorare”.
Rapporto con l’ambiente: “Ad Avellino mi trovo benissimo. Sono andato via di casa a 15 anni, ora a 22 (sono di Tufino) sono di nuovo vicino a casa: voglio dare il massimo per questa maglia. Pressione? Gioco spensierato, testa libera”.
Chiusura con una battuta sul traguardo: alla domanda sul decimo posto risponde con un sorriso: “Sarebbe metà classifica…”.


