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GazzSport - Tiritiello, difensore-bomber: "Io, Sergio Ramos e quella rovesciata. I gol per l'Entella? È come pescare"

GazzSport - Tiritiello, difensore-bomber: "Io, Sergio Ramos e quella rovesciata. I gol per l'Entella? È come pescare"TuttoB.com
Oggi alle 14:30VirtusEntella
Angelo Zarra
fonte gazzetta.it

Si fa sempre più fatica a segnare e si punta sulle palle inattive. E qui può succedere di tutto, anche che un difensore sia tra i migliori bomber del campionato. Si chiama Andrea Tiritiello, con l’Entella (che così segna più di tutti: il 63,6% dei suoi gol) è arrivato a quota 5. In un club che sul piano della comunicazione è decisamente originale, è ormai diventato un meme. Con tanto di cori dedicati allo stadio. Cosa le cantano i tifosi? “Tiritiello ci fa la rovesciata / sotto la gradinata / la Sud è innamorata. Poi mi hanno lanciato una maglietta con scritto: Oh quanto è bello quando segna Tiritiello. E ho detto: carina, se segno la metto, E così ho fatto”. 

Nessun difensore segna tanto. 

“È solo un momento, lo vivo così, senza distrarmi. Il calcio è molto dinamico e non sono concessi sbandamenti”. 

Tutti gol in casa: perché? 

“Intanto sono stati gol decisivi, arrivati nel momento in cui la squadra aveva bisogno e quella motivazione è alla base di tutto. In casa scatta qualcosa di diverso, l’ambiente aiuta”.

Su quanti schemi lavorate? 

“Beh, quello in rovesciata al Bari non era certo preparato... La differenza la fanno la qualità di chi batte i calci piazzati e la cattiveria di chi attacca la porta. Gli schemi vengono dopo, anche se lo staff ci fa lavorare su questo”.

E i 3 gol dell’anno scorso? 

“Uno era arrivato in trasferta. C’è lo stesso impegno, però quest’anno sono più preciso. Quelli erano serviti per vincere un campionato, questi devono servire per la salvezza”. 

I suoi compagni attaccanti non sono un po’ invidiosi?

“Spero di sì! Sono disposto a fermarmi se ai gol ci pensano loro”. 

In B un gol su 3 arriva da calci piazzati: lei è perfetto. 

“Ne parlo con tanti colleghi, ci rendiamo conto che questa è la soluzione migliore, visto che le squadre sono molto preparate a bloccare gli avversari”. 

La B l’ha conosciuta a Cosenza. 

“Due anni e mezzo, in due riprese. Quando sono tornato in C, prima a Lucca e poi all’Entella, sapevo che sarei risalito solo vincendo un campionato”. 

Perché prima non aveva mai segnato così tanto? 

“Due o tre gol li ho sempre fatti. Ora è questione di voglia di attaccare con libertà e la sfrutto”. 

Tutto comincia sull’Isola d’Elba, non una terra di calciatori... 

“C’era stato Michele Gelsi, di Capoliveri. Sull’isola ci sono 6-7 squadre, dalla Prima categoria in giù, che ogni 15 giorni vanno in trasferta nel Livornese”. 

Come capitò a lei... 

“Andai al Livorno a 12 anni. Facevo la terza media e venivano a prendermi a Piombino, poi mi sono trasferito in convitto”. 

Magari da bambino voleva diventare attaccante. O no? 

“No, sempre difensore, le qualità offensive le ho scoperte dopo. Da bambino andavo in barca con papà, mi piace pescare: quando la palla arriva in area è come quando il pesce arriva a mangiare, devi essere nel posto giusto al momento giusto”. 

C’è un difensore che la ispira quando va a saltare in avanti?

“Sergio Ramos. In generale, in tv seguivo Nesta e Materazzi. Oggi Van Dijk è un punto di riferimento”. 

Lele Terranova nel 2012-13 col Sassuolo fece 11 reti: record della B. 

“Valgono anche i rigori? Se comincio a batterli ci posso arrivare. Il nostro rigorista Franzoni mi ha detto: quando vuoi, sentiti libero di calciarli”. 

Tra battere quel record e la salvezza dell’Entella, non c’è dubbio vero? 

“Ovvio, se faccio il record e retrocediamo si cade tutti nel burrone: la risposta è scontata”. 

Ma se fa record e salvezza? 

“Porto in vacanza i ragazzi della comunicazione che devono farmi fare tante interviste”.