Venezia, Vanoli: "Chi entra dalla panchina potrà fare la differenza"
Reduce dal pareggio sul campo del Brescia, il Venezia di Paolo Vanoli ospita al 'Penzo' il Palermo nel turno infrasettimanale. E in conferenza stampa, proprio il tecnico lagunare ha presentato la gara:
"Domani sera ci vorrà tanta attenzione mentale e l’apporto di tutti i giocatori perché, giocando ogni tre giorni, chi entra dalla panchina può fare la differenza. Io penso sempre a vincere le partite, facendo le mie scelte in base a come sta la squadra. A Brescia, ad esempio, ho fatto giocare Cheryshev in una posizione chiave per la nostra fase offensiva e ha provato la conclusione cercando anche spesso la giocata per il compagno. Ho la fortuna di avere tanti potenziali titolari.
La mia forza da allenatore penso che sia la chiarezza, in uno spogliatoio preferisco sempre dire quello che penso a costo di essere a volte severo. In campo si va in 11 non in 22, chi gioca con continuità si dovrà mantenere il posto, la squadra va avanti se ci sono i risultati. Preferisco che i giocatori si arrabbino con me piuttosto che col loro compagno.
Quando sono arrivato al Parma da giocatore, sono rimasto sei mesi in tribuna ma mi sono sempre impegnato e appena c’è stata l’occasione il Mister mi ha fatto esordire e da lì è svoltata la mia carriera. Come ho sempre detto, siamo ancora in una fase in cui dobbiamo cercare la fluidità di gioco e questo sicuramente è un aspetto su cui dobbiamo lavorare. Ad oggi in fase difensiva stiamo facendo molto bene, dico sempre che quando non prendi gol mal che vada finisce 0-0. Se guardiamo i dati, dopo il Palermo, siamo la squadra che crea più occasioni di tutti quindi la buona fase difensiva non sta intaccando il nostro attacco. A Brescia ci hanno ribattuto 12 tiri, complimenti alla loro difesa.
Il Palermo è una squadra forte, lo dimostrano sia i dati che la classifica, nonostante abbiano anche una partita in meno. L’anno scorso è subentrata una proprietà molto importante che ha grandi aspettative e secondo me lotteranno per la promozione in Serie A. Deve essere per noi un orgoglio poter sfidare il Palermo da una posizione alta in classifica, non dimentichiamoci però mai dove eravamo l’anno scorso dopo sei giornate. Non serve guardare lontano ma solo all prossima partita, mantenendo sempre la qualità del lavoro giusta e il morale alto. Il Venezia si sta ristrutturando non sta lottando per la promozione in Serie A, per stare lì in alto ci vuole fame e fatica.“