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Varese, Ambrosetti: "Saremo uniti fino alla fine. Corti lavorerà a parte"

Varese, Ambrosetti: "Saremo uniti fino alla fine. Corti lavorerà a parte"TuttoB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
giovedì 26 marzo 2015, 11:20Varese
di Christian Pravatà
fonte www.varese1910.it

Nel pomeriggio di ieri si è tenuta presso la sede di Via Manin la Conferenza Stampa di Gabriele Ambrosetti, che ha spiegato la posizione della società nei confronti dei temi più caldi degli ultimi giorni.

Il Direttore Sportivo biancorosso ha subito preso la parola:

“Ribadisco che tutto l’ambiente, lo spogliatoio e la società, è unito e lo sarà fino alla fine. Se sono qui oggi è perché il Varese ci mette la faccia: in qualità di dirigente devo adempiere a obblighi morali e professionali.

L’argomento più caldo del momento è sicuramente legato al caso-Corti, che ha tenuto banco fra i media nel dopo gara di lunedì:

“La Società ha deciso che il giocatore si allenerà a parte, per poter ritrovare la migliore condizione psicofisica. L’allenatore e i compagni hanno bisogno del miglior Corti: è il nostro vice capitano e tutti sappiamo quanto abbia fatto per questa maglia. La cosa che va evidenziata però, è che la squadra viene prima del singolo, in ogni occasione, soprattutto quando le condizioni non sono positive. A nostro parere, con questa soluzione, Daniele avrà tempo di riflettere, prima di riaggregarsi al gruppo".

Il discorso verte poi su Bettinelli, che dopo la partita contro il Frosinone era parso molto incerto sul proprio futuro: qui Ambrosetti risponde con fermezza e decisione a chi vociferava di possibili dimissioni del tecnico di Induno.

“Noi non abbiamo nemmeno avuto modo di discutere di eventuali dimissioni. Quello che è stato scritto riguarda probabilmente uno sfogo dell’allenatore a fine partita, dovuto all’emotività del momento, alterata dal risultato non facile da digerire. Il giorno seguente, ci siamo incontrati e abbiamo parlato, capendo perfettamente che lui non pensa assolutamente ad andarsene e, come il sottoscritto, si sente la persona più fortunata del mondo ad essere a Varese. Non abbiamo mai preso in considerazione l’ipotesi di un esonero o altro.”

Cosa ne pensa del comportamento dei tifosi, durante e dopo la partita?

“I tifosi sono il vero tesoro del Varese. In questo momento siamo coscienti di non poter ricevere applausi: penso però che sia meglio una reazione di rabbia dovuta all’amore per la propria squadra piuttosto che l’indifferenza. Oggi sono qui a dire loro che noi ci siamo e siamo uniti.”

Come ha trovato lo spogliatoio al suo ritorno? 

“I ragazzi sono sempre fantastici, anche se in questo momento abbiamo dei problemi. Penso che le difficoltà siano l’unico modo di crescere, altrimenti si rimane persone banali. Un mio amico recentemente mi ha detto: si vive con i piedi per terra, e penso che questo sia un concetto straordinario.”

Pensa che la squadra sia stata effettivamente indebolita nel mercato di gennaio?

“Non è il caso di parlare di cosa sia successo a gennaio: non parlo di chi non c’è e del loro operato. Pensiamo ad oggi: siamo in una situazione veramente difficile, ma confido nelle persone. Ho avuto la fortuna di conoscere l’uomo e il professionista Spartaco Landini, con cui lavoro bene e mi confronto quotidianamente. Il gruppo è fantastico, lo conosco benissimo e ce la giocheremo fino alla fine: scenderemo in campo con il cuore, perché questo è il Varese, nonostante dall’esterno possa non sembrare così. I conti li faremo dopo l’ultima giornata.”