Il Secolo XIX: "La Sampdoria e la cura Manfredi: il futuro presidente ha fatto cambiare marcia alla squadra"
"La Sampdoria e la cura Manfredi: il futuro presidente ha fatto cambiare marcia alla squadra", titola Il Secolo XIX.
Radrizzani si defila, il socio assume responsabilità e cariche: presto la nomina a presidente. Gli effetti di un punto di riferimento nel club sono già riscontrabili nei risultati della squadra.
«La Sampdoria ha grande potenziale e si merita grande dedizione da parte mia e di tutta la dirigenza. Per professione gravito tra Londra e Milano, ma sto valutando se trasferirmi a Genova». E Matteo Manfredi un paio di case le avrebbe già visitate, tra Albaro e quella Riviera di Levante che ama particolarmente. È sempre più preso dalla Sampdoria, sempre più coinvolto e a suo agio nei panni di prossimo presidente del club. E da tale si è comportato due settimana fa al Forum sulla sostenibilità del calcio di Milano, confrontandosi con il ministro Abodi e tante altre figure chiave del football italico, come Marotta e Urbano Cairo.
E da qualche settimana, da quando Andrea Radrizzani ha fatto un passo indietro tornando a essere uno degli investitori, non l’unico, del “project sun” (come i due avevano battezzato l’operazione di salvataggio della Sampdoria), la “cura” Manfredi è coincisa con la ripartenza sportiva della squadra allenata da Pirlo. Il concetto alla base di questa cura è la “presenza”. A Genova, tanto per cominciare. Manfredi nelle ultime settimane arriva a Bogliasco almeno il giorno della vigilia delle partite. Cena con la squadra, è un interlocutore concreto per i calciatori, con i quali spesso e volentieri si confronta. Al Mugnaini o anche in hotel. Allo stadio nel pre e nel post gara. E non solo con i veterani. Anche nel momento della nascita del figlio Edoardo, quando ha "saltato" la gara interna con il Palermo e la trasferta a Modena per vivere insieme alla compagna il momento, ha poi raggiunto la squadra in ritiro per dare un segnale appunto di presenza e di continuità a tutti. E ci sarà ovviamente anche dopodomani a Brescia.
Manfredi ha creato poi un rapporto molto stretto con Pirlo, diventandone un punto di riferimento privilegiato. Un feeling cresciuto nel corso delle settimane. La stima non è mai mancata; nemmeno nei momenti più complicati Manfredi ha mai dubitato dell’allenatore e, anzi, ha indicato la rotta da seguire anche quando da più parti si era arrivati a chiederne la testa. Ascolta con attenzione le riflessioni del suo allenatore, cercando di andare incontro alle sue richieste, di risolvergli eventuali problemi.
Da quando ha preso del tutto in mano le redini della Sampdoria le sue sono giornate non stop. Chi lo conosce lo definisce un autentico “workaholic”. Pretende assoluto impegno e abnegazione anche dalle persone e dal team di lavoro che lo circonda. Dentro e fuori il campo [...].