
Brescia a un passo dal baratro: Cellino ha deciso di staccare la spina. Si va verso il fallimento
Scendono sempre di più le speranze che il Brescia possa inscriversi al prossimo campionato e vada verso il primo fallimento in 114 anni di storia con una ripartenza che sarà dalle serie minori con una nuova società tutta da creare. Entro le 15 infatti il presidente Massimo Cellino dovrebbe mettere sul piatto una cifra di circa 3,2 milioni di euro, dopo l’accordo con l’Agenzia delle entrate, per permettere di produrre i documenti necessari da consegnare alle autorità competenti e rispettare la scadenza odierna. Ad aggravare la situazione la decisione, arrivata in mattinata, del consigliere Stefano Midolo, unico ad avere i poteri di firma dopo le inibizioni inflitte a Massimo Cellino e suo figlio Edoardo, di dimettersi dal ruolo.
Se infatti per il Brescia, come per Salernitana, Sampdoria e Frosinone, la scadenza dell’iscrizione è stata posticipata al 24 giugno entro oggi a mezzanotte vanno saldati i pagamenti di stipendi e trattenute. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Tuttomercatoweb.com questa scadenza non sarà rispettata con il Brescia che dunque andrà incontro al fallimento.
Lo step successivo sarebbe quello di portare in tribunale i libri contabili, i bilanci e le scritture fiscali riguardanti gli ultimi tre anni e avviare così la procedura di messa in liquidazione del club con il titolo sportivo che verrebbe, verosimilmente, consegnato alla sindaca Laura Castelletti che diventerebbe così il primo interlocutore per qualunque soggetto – a partire dalla cordata statunitense che ha come referenti Marroccu e Scuola – interessato a far ripartire il club. Difficile che la ripartenza possa essere in Serie C, a meno di possibili interessamenti da parte di club già presenti in Serie C (Lumezzane? Ospitaletto? Feralpisalò?) per l'acquisto del titolo sportivo o dell'acquisto da parte della nuova cordata bresciana per il titolo sportivo di uno di essi, mentre appare più probabile una ripartenza dai dilettanti. In casa Brescia si resta comunque con il fiato sospeso in attesa di capire come si evolverà la situazione.
Se infatti per il Brescia, come per Salernitana, Sampdoria e Frosinone, la scadenza dell’iscrizione è stata posticipata al 24 giugno entro oggi a mezzanotte vanno saldati i pagamenti di stipendi e trattenute. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Tuttomercatoweb.com questa scadenza non sarà rispettata con il Brescia che dunque andrà incontro al fallimento.
Lo step successivo sarebbe quello di portare in tribunale i libri contabili, i bilanci e le scritture fiscali riguardanti gli ultimi tre anni e avviare così la procedura di messa in liquidazione del club con il titolo sportivo che verrebbe, verosimilmente, consegnato alla sindaca Laura Castelletti che diventerebbe così il primo interlocutore per qualunque soggetto – a partire dalla cordata statunitense che ha come referenti Marroccu e Scuola – interessato a far ripartire il club. Difficile che la ripartenza possa essere in Serie C, a meno di possibili interessamenti da parte di club già presenti in Serie C (Lumezzane? Ospitaletto? Feralpisalò?) per l'acquisto del titolo sportivo o dell'acquisto da parte della nuova cordata bresciana per il titolo sportivo di uno di essi, mentre appare più probabile una ripartenza dai dilettanti. In casa Brescia si resta comunque con il fiato sospeso in attesa di capire come si evolverà la situazione.
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