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Tuttosport: "Così la Reggina in soli tre mesi è diventata big"

Tuttosport: "Così la Reggina in soli tre mesi è diventata big"TuttoB.com
© foto di Giuseppe Scialla
lunedì 12 settembre 2022, 13:52Reggina
di Marco Lombardi

"Così la Reggina in soli tre mesi è diventata big", titola Tuttosport in edicola oggi. In testa assieme al Brescia. 

A giugno rischiava di non iscriversi alla B, poi l'arrivo di Saladini ha cambiato tutto. 

Imprevedibile Serie B. Chi l’avrebbe detto, soltanto tre mesi fa, che avremmo visto una Reggina in testa alla B (assieme al Brescia), con 4 vittorie su 5 uscite? A inizio giugno il futuro del club amaranto era seriamente in discussione per le vicissitudini societarie della gestione Gallo. Poi, è spuntato lui, l’imprenditore calabrese Felice Saladini, 37 anni, con un progetto serio e solido che ha riportato la felicità sullo Stretto. La svolta è avvenuta quel giorno di luglio in cui Saladini si è recato di persona alle Baleari, dove Pippo Inzaghi, da pochi mesi diventato papà, stava cercando di dimenticare, con lunghe vacanze, le delusioni di Brescia e le scintille con Cellino.

Il suo sì al progetto Reggina è stato fondamentale perché ha permesso ai calabresi di cambiare piani, puntare fin da subito alla A (ma ovviamente senza mai dichiararlo). Col sì di Pippo, la società ha deciso d’investire subito su una squadra che fosse competitiva, senza di lui si sarebbe dato priorità alla sistemazione dei conti societari ereditati dalla gestione Gallo. E pur partendo in netto ritardo rispetto agli avversari, Inzaghi ci ha messo il resto, catalizzando l’entusiasmo di una piazza che sa fare la differenza (nel 3-0 sul Palermo del 3 settembre, al Granillo c’erano quasi 14mila spettatori). Pippo fin da subito ha capito che c’erano buone potenzialità. Dirà sempre che il progetto per la A è triennale come il suo contratto (da un milione compplessivo).

Ma intanto, la sua Reggina è una bellezza. A parte la giornata no di Terni (ko per 1-0 al 2° turno), la Reggina ha vinto 3-1 in casa Spal all’esordio, ne ha fatti 4 al Sudtirol, 3 al Palermo e sabato è andato a vincere di misura a Pisa, in casa di una squadra inguaiatissima ma che è pur sempre la finalista dei playoff di maggio. Successo ottenuto con la bella rete di Canotto, nato da uno straordinario e preciso lancio di Menez da 50 metri che ha messo l’ala destra in condizione di segnare. Ha detto Canotto nel dopogara: «Tutta la squadra deve lottare per questa maglia, è troppo importante per noi. Il gol? Jeremy ha messo una gran palla, sono movimenti che proviamo in allenamento».

Dunque un’altra dimostrazione di quanto ci sia di Inzaghi in questo 1° posto, a iniziare dalla valorizzazione di Menez, che Pippo aveva allenato al Milan, facendogli fare la miglior stagione della carriera (16 gol). Con Inzaghi, il francese, già a 2 reti, gioca da falso nueve ma è libero di svariare per tutto il campo, come in occasione del gol di Pisa, quando ha lanciato Canotto dalla propria trequarti. Una soluzione funzionale, se la Reggina giocasse con un centravanti di ruolo (che comunque c’è, Santander, ma è arrivato indietro di condizione) la squadra non sarebbe così corta e compatta, fattore finora decisivo per il primato. E sabato il Granillo è pronto ad affollarsi di nuovo per un altro bel test sullo spessore della Reggina: arriva il tosto Cittadella. Dovessero mettere sotto anche loro, sarà difficile per gli Inzaghi boys non gettare la maschera.