Saladini torna a parlare: "Quando ho ceduto la Reggina avevo ricevuto garanzie sul suo futuro"
Felice Saladini ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta del Sud all'indomani del passo indietro di Manuele Ilari: "Quando ho ceduto il club i presupposti erano completamente diversi, il fondo mi aveva dato ampie garanzie sotto ogni punto di vista, e al momento della cessione il mio ruolo si è concluso. I 750.000€ versati fuori tempo massimo? Avevamo una sentenza del Tribunale che ci permetteva di versarli entro un certo limite di tempo, è un fatto originale che di fronte ad una pronuncia del genere ci si debba interrogare se sia valida o meno, in ogni caso parliamo di milioni di euro non di numeri astratti ed entro scadenza ne avevamo già versati cinque e mezzo". Nonostante Saladini abbia dichiarato di aver investito 15 milioni, il debito del club è salito da giugno a dicembre: "Sono spuntati creditori dei quali non sapevamo nemmeno l'esistenza e che volevano rivalersi su gestioni precedenti, l'alternativa alla ristrutturazione del debito era far fallire la società. Le pendenze con le maestranze al Sant'Agata? Fin quando ci sono stato io, ovvero fino al 20 luglio, le pendenze sono state sempre saldate. Questo anno mi è stato comunque di insegnamento, a giugno mi sono fatto avanti per salvare il club preparandomi anche a rinunce personali, quello del calcio è però un settore particolare e forse non sono tagliato per fare l'imprenditore in questo mondo".