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RdC - Reggiana, Rozzio: "Dopo questa salvezza sarebbe bello alzare la mira"

RdC - Reggiana, Rozzio: "Dopo questa salvezza sarebbe bello alzare la mira"TuttoB.com
Rozzio
© foto di Uff. Stampa Reggiana
venerdì 17 maggio 2024, 11:05Reggiana
di Marco Lombardi

"Dopo questa salvezza sarebbe bello alzare la mira", titola il Resto del Carlino. 

Rozzio pronto al nono anno in granata: "Meno alti e bassi, e poi chissà…. Il mio futuro ? Qui sto bene sotto ogni aspetto, all’orizzonte vedo solo la Reggiana. 

Paolo Rozzio: ha già rinnovato fino al 2025. Sarà la nona stagione a Reggio: come se la immagina?

"Calma, sto ancora godendo di questa. È stata impegnativa, intensa, ma anche emozionante e bellissima".

Siete stati un mix tra giovani ed esperti.

"Sì, abbiamo avuto giovani bravi in tutto, e al fianco ho sempre avuto la vecchia guardia. Sul prossimo anno mi auguro che sia un’annata più tranquilla e con meno alti e bassi".

Lo ha ripetuto spesso: è orgoglioso di aver fatto cambiare idea a Nesta, all’inizio giocava poco.

"E’ un aspetto normale del nostro lavoro: non puoi piacere da subito a tutti i mister. Lui avrà fatto, giustamente, le sue scelte per il bene della Reggiana, e poi sta a noi calciatori dare il massimo per ribaltare le cose".

Il momento più bello?

"A livello personale non posso non citare il gol di Palermo, per il momento e l’importanza. Le tre settimane delle tre sconfitte, però, non le scordo: facile citare i momenti belli, ma i periodi duri sono quelli che uniscono di più".

Per una squalifica non ha potuto giocare il derby col Parma.

"Ho rosicato, ma lo avrei fatto anche se avessi saltato la gara di Genova con la Sampdoria. Entrare a Marassi con 30mila persone, con quell’atmosfera, mi ha fatto sentire un giocatore di Serie A. Forse la A non la vedrò mai, ma in quel momento l’ho sentita. Non c’ero mai stato: stadio da brividi".

 

Per lei sarà il nono anno: eppure si dice che non ci sono più bandiere.

"Non sono reggiano, ma mi sento un reggiano acquisito. Qui sto bene sia sotto l’aspetto della carriera sia per la vita privata. Nella vita chiaramente non si sa mai, ma io nel mio futuro vedo solo la Reggiana".

 

 

rosicato, ma lo avrei fatto anche se avessi saltato la gara di Genova con la Sampdoria. Entrare a Marassi con 30mila persone, con quell’atmosfera, mi ha fatto sentire un giocatore di Serie A. Forse la A non la vedrò mai, ma in quel momento l’ho sentita. Non c’ero mai stato: stadio da brividi".

Per lei sarà il nono anno: eppure si dice che non ci sono più bandiere.

"Non sono reggiano, ma mi sento un reggiano acquisito. Qui sto bene sia sotto l’aspetto della carriera sia per la vita privata. Nella vita chiaramente non si sa mai, ma io nel mio futuro vedo solo la Reggiana".

In qualche partita l’abbiamo vista in attacco nei minuti finali: fare il centravanti era un suo piccolo sogno?

"Fermi, se sono in attacco vuol dire che stiamo perdendo, quindi è meglio se non mi ci vediate più (sorride, ndr)".

Due anni di fila in B a Reggio non si vedevano da venticinque anni. È giusto pensare di alzare l’asticella?

"Sì, dopo aver ottenuto la permanenza ci sta mirare ad un torneo più tranquillo, magari con un obiettivo che non si fermi alla sola salvezza. Per provare ad andare in Serie A, però, ci vuole calma: ci sono degli step, e la salvezza era il primo di questi. La A sarebbe il sogno di tutti, è normale" [...].