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Padova, il pres. Bonetto: "Venerdì si doveva decidere senza se e senza ma. Sono arrabbiato e deluso"

Padova, il pres. Bonetto: "Venerdì si doveva decidere senza se e senza ma. Sono arrabbiato e deluso"TuttoB.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
domenica 9 settembre 2018, 22:00PRIMO PIANO
di Christian Pravatà
fonte www.padovacalcio.it - Corriere del Veneto

"Sono arrabbiato, deluso e pure indignato — sottolinea Bonetto — venerdì si è scritta una pagina nera, anzi nerissima per il calcio italiano, che non trova pace. E che sta tradendo la fiducia dei tifosi e di chi sta valutando se investire o meno in questo movimento. Così, onestamente, non si può andare avanti». Bonetto è un fiume in piena e non si ferma più: «I tifosi mi chiedono se giocheremo a Salerno dopo la pausa — ringhia — e ci mancherebbe altro che non fosse così. E la stessa cosa vale per la trasferta di Foggia, che verrà successivamente. Per organizzare una trasferta, forse non tutti se ne rendono conto, servono risorse, energie e prenotazioni di alberghi e voli aerei. È completamente fuori luogo immaginare di poter cancellare cose già organizzate da tempo. E’ una cosa che personalmente ritengo fuori da ogni logica. Il Collegio di garanzia del Coni doveva decidere nella giornata di venerdì, senza “se” e senza “ma”. Magari anche alle undici di sera, ma aver rinviato tutto a martedì è qualcosa che non sta né in cielo né in terra. Noi presidenti investiamo soldi, risorse e tempo. Qualcuno ci ha pure accusato che l’unica motivazione della serie B a 19 squadre è che avremmo preso più soldi. Si rendono conto, questi signori, che diminuendo di tre unità il numero di club partecipanti, il rischio di retrocessione aumenta considerevolmente?». E Bonetto chiude con una riflessione amara. «Ci sono momenti, in cui, per senso di responsabilità, bisogna prendere decisioni anche contro il proprio interesse. E noi abbiamo fatto così, 19 società all’unanimità, senza una sola voce contraria. Di questo vorrei che chi di dovere si rendesse conto il prima possibile. Perché siamo abbondantemente oltre il tempo massimo che ci doveva essere concesso. Ripeto — chiude il numero uno biancoscudato — è una pagina nera per il nostro calcio e un altro grave colpo alla credibilità di questo sport così amato, ma che ultimamente non trova pace».