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ESCLUSIVA TB - Giammarioli: "Brescia sorpresa, Livorno delusione. Donnarumma l'ho lanciato io. Ecco i giovani più forti della B. Sulla Cremonese..."

ESCLUSIVA TB - Giammarioli: "Brescia sorpresa, Livorno delusione. Donnarumma l'ho lanciato io. Ecco i giovani più forti della B. Sulla Cremonese..."TuttoB.com
Giammarioli
venerdì 8 febbraio 2019, 09:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi

Girata la boa di metà stagione e archiviata la finestra di mercato invernale, la redazione di TuttoB.com ha interpellato in esclusiva Stefano Giammarioli, ex ds della Cremonese, per tracciare un’accurata panoramica del torneo cadetto, tra sorprese e delusioni, grane societarie e giovani di belle speranze.

Direttore, partiamo dal mercato cosiddetto ‘di riparazione’: chi si è mosso meglio?

“Le società che hanno condotto un mercato ‘chirurgico’ sono quelle che hanno lavorato meglio. Con Dessena, il Brescia si è garantito un elemento di spessore in grado di puntellare ulteriormente e completare un organico già molto competitivo. Anche la Cremonese ha operato bene”.

In testa le big arrancano e la situazione è fluida…

“Dopo la sosta invernale, le prime partite sono sempre un’incognita. La Serie B è un campionato difficile e sfiancante, tutte le squadre sono agguerrite e mantenere l’equilibrio diventa basilare. È ancora tutto aperto sia per la promozione diretta che per i playoff”.

Il ginepraio societario in casa Palermo potrebbe, a lungo andare, rischiare di compromettere la stagione? La squadra risente di questo clima da tutti contro tutti e sembra aver perso punti di riferimento…

“Innanzitutto credo sia doveroso fare un plauso a Rino (Foschi, ndr ) e a mister Stellone, che stanno tentando di tenere la barra dritta in mezzo a un mare in tempesta. Detto questo, la situazione è difficilissima. Io posso solo augurarmi che arrivi una proprietà credibile e affidabile, in grado di trasmettere sicurezza a una piazza blasonata, che vive di calcio. Peraltro, a mio parere il Palermo è la squadra tecnicamente più completa della Serie B e ha tutte le credenziali per puntare alla promozione diretta”.  

In coda, invece, la classifica appare più sgranata…

“Sì, chi naviga in cattive acque fatica a riemergere: è un dato statistico. Prendiamo il Padova, che si è rinforzato molto ma è ancora ultimo. La verità è che non c’è niente di scontato. Emblematico il caso del Foggia, costretto a sgomitare per la salvezza: senza la spada di Damocle della penalizzazione i rossoneri avrebbero potuto ambire tranquillamente ai playoff”.

La sorpresa e la delusione del campionato?

“Onestamente il Brescia mi ha sbalordito. Voglio dire, sapevo che era una squadra forte ma non immaginavo fino a questo punto. Quanto alla delusione direi il Livorno, alla luce di una rosa composta da buoni giocatori”.

A proposito delle Rondinelle, sotto la gestione Corini la squadra è diventata un’autentica macchina da guerra, malgrado i dietrologisti sollevino il sospetto di presunti ‘favori’ arbitrali...

“La differenza la fa Donnarumma, attaccante di categoria superiore che ho lanciato io a Gubbio. Alfredo è il giocatore capace di spostare l’ago della bilancia. Suo il merito di gran parte dei successi del Brescia. Per quanto concerne i presunti favoritismi, io credo che a fine stagione torti e favori si compensino. Tirare in ballo gli arbitri spesso diventa un alibi per mascherare i propri errori e una progettazione sbagliata”.

Ciononostante divampano le polemiche arbitrali e da più parti si levano appelli all’introduzione del Var anche in Serie B…

“Sì, ma sarà difficile dotare del supporto tecnologico il campionato cadetto perché i costi sono davvero enormi…”.

Cambiamo argomento: al di là dell’osannatissimo Tonali, astro nascente del calcio italiano, quali i prospetti emergenti sfornati dalla cadetteria?

“Il Perugia di Santopadre e Goretti lavora benissimo coi giovani: Vido, Dragomir e Kingsley ne sono la dimostrazione. Di sicuro, uno dei migliori profili è Castrovilli, trequartista di grande prospettiva e del quale sentiremo parlare a lungo...”.

Veniamo alla Cremonese. I grigiorossi stentano a decollare e sono ingabbiati nella terra di mezzo della classifica: era lecito aspettarsi qualcosa di più?

“La Cremonese è un club che ha alle spalle una proprietà solidissima e con una tifoseria numerosa e appassionata. La squadra è forte ed esperta, ma finora ha recitato un campionato al di sotto delle aspettative. Probabilmente ciò è addebitabile ai tanti cambiamenti intervenuti in estate, perché non è semplice riuscire ad amalgamare tutti i nuovi giocatori e trovare la giusta alchimia. La società ha fatto sacrifici importanti, però gli investimenti non bastano, serve anche tempo per organizzare la squadra”.

 

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