Menu Primo pianoCalciomercatoIntervisteEsclusive TBCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie B ascolibaribresciacatanzarocittadellacomocosenzacremoneseferalpisalòleccomodenapalermoparmapisareggianasampdoriaspeziasudtirolternanavenezia

Crotone, Cordaz: "Contento per la nostra posizione in classifica, siamo sempre stati in lotta per la promozione"

Crotone, Cordaz: "Contento per la nostra posizione in classifica, siamo sempre stati in lotta per la promozione"TuttoB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 29 aprile 2020, 19:00Primo piano
di Christian Pravatà
fonte www.fccrotone.it

Oggi è 29 aprile, una data storica per Crotone e il Crotone: la promozione in Serie A avvenuta 4 anni fa, nel 2016. Ed in occasione proprio di questo anniversario abbiamo ospitato virtualmente, per la rubrica Rossoblù #DistantiMaUniti, il nostro capitano Cordaz che da 6 stagioni veste la casacca pitagorica. Alex, che vive a Crotone con la moglie Ambra e i loro due figli Beatrice e Santiago, ha aperto virtualmente le porte di casa sua per rispondere alle nostre domande.

Iniziamo con un ricordo di quella serata a Modena e di quella fantastica stagione: “Sicuramente è stata una stagione incredibile per come è nata e per come è finita. E’ un grande orgoglio aver fatto parte di quella squadra perché è stata veramente un’impresa, un sogno dall’inizio alla fine, con i tifosi e tutta la città. Gli ultimi 2 minuti di partita sono impressi nel mio cuore perché avevo la percezione che stesse per succedere anche a noi. Sono ricordi indelebili e a testimonianza di ciò ho fatto incorniciare in casa la maglia indossata quella sera con le firme di tutti i compagni”.

Sei un’istituzione a Crotone: uomo simbolo e ‘crotonese’ d’adozione, parlaci di questa fantastica storia: “Effettivamente sta prendendo i connotati di una grande storia. Sono veramente orgoglioso di essere capitano di questa squadra, di ciò che abbiamo costruito fino ad ora e di come sta andando la nostra storia. Sicuramente mi manca la mia terra ma mi sento a tutti gli effetti crotonese perché ho incontrato delle persone splendide e amici fantastici anche fuori dal campo. Mi auguro e ci auguro ancora grandi successi perché la voglia di stare insieme è tanta come la voglia di sentirmi importante per questa società, quindi ci sono tutti gli ingredienti per fare qualcosa di magico per confermare quello che è diventato il Crotone in questi anni nel mondo del calcio: una società importante, e di questo ne vado veramente fiero”.

Come stai trascorrendo queste giornate? “Gioco con i bambini e faccio giardinaggio cercando di tenermi in forma per quanto sia possibile”.

Per quanto riguarda un’eventuale ripresa cosa ne pensi? “Al primo posto viene assolutamente la salute, credo ci siano da rispettare i tempi e alcune zone d’Italia che sono in netta difficoltà. Credo anche però che il calcio si debba rialzare, ovviamente con i tempi giusti perché per noi è un lavoro e il calcio macina miliardi di euro quindi è un movimento molto importante che bisogna far ripartire. Noi siamo pronti a tutto e vorremmo tornare il prima possibile campo, ma qualora non ce ne fosse la possibilità perché non c’è la messa in sicurezza di tutto il sistema allora a quel punto spetta agli organi competenti decidere il da farsi.”

Un commento sulla stagione del Crotone: “Sono contento per la posizione di classifica che abbiamo ma ancora di più per l’identità di squadra che abbiamo e per le nostre certezze. Siamo stati sempre in corsa per la promozione diretta e credo che questo finale di campionato potrebbe riservarci grandissime soddisfazioni perché credo ciecamente nella squadra e sono certo che a noi farebbe sicuramente più piacere giocare in quanto abbiamo grande fiducia nelle nostre qualità”.

Infine due curiosità: iniziamo dalla prima, quali sono le partite che ti sono rimaste maggiormente impresse con il Crotone? “Al momento, perché spero ce ne saranno anche delle altre, sono 2: la partita di Modena del 2016 che ci regalò appunto la promozione in Serie A, e quella dello Scida contro la Lazio nel 2017 nella quale festeggiammo la salvezza nella massima serie”.

La seconda curiosità: da bambino avresti voluto fare il portiere o ti piaceva giocare in altre zone del campo? “Il ruolo del portiere è molto delicato quanto bello. In cuor mio ho sempre voluto giocare in porta, mi sono sempre identificato in quel ruolo senza dubbi. E’ un ruolo che te lo devi sentire addosso dal primo momento altrimenti vuol dire che non è il tuo vestito”.