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Cittadella, Marchetti: "A Empoli abbiamo ritrovato un po’ il filo. Ho visto una squadra propositiva"

Cittadella, Marchetti: "A Empoli abbiamo ritrovato un po’ il filo. Ho visto una squadra propositiva"TuttoB.com
mercoledì 10 marzo 2021, 18:00Primo piano
di Christian Pravatà

Così il direttore generale del Cittadella Stefano Marchetti, ieri sera durante la puntata di Rigorosamente Cittadella, in onda ogni lunedì su Telechiara a partire dalle 21.05: “Il punto con l’Empoli è importantissimo. Per come è venuto soprattutto. Venivamo da un periodo non facile; le prestazioni ci son sempre state ma arrivavamo da un periodo un po’così. Però a Empoli abbiamo ritrovato un po’il filo. Ho visto una squadra propositiva, che ha creato molto. Abbiamo studiato in settimana anche qualcosa di diverso sotto l’aspetto tattico e questo ha portato anche nuovo entusiasmo, qualcosa di imprevedibile e sono molto soddisfatto”. Ora tre partite contro Pisa, Salernitana e Spal e poi dieci giorni di stacco, di riposo. Fondamentali dopo questo periodo così intenso: “Per noi quei dieci giorni saranno fondamentali. Veniamo da un periodo devastante, siamo gli unici che han sempre giocato, con 13-14 giocatori con il Covid. Metà squadra con il Covid, l’altra metà ha dovuto giocare all’inverosimile. L’appannamento fisico e i parecchi infortuni che non sono per noi usuali ci hanno messo in difficoltà e quindi sarà importante lo stop subito dopo la Spal. Chiaro che prima ci sono tre partite molto importanti e ci concentreremo ora su queste”. Marchetti parla poi del 4-3-2-1, novità presentata da mister Venturato contro l’Empoli: “Era da un po che con il mister parlavamo di creare un’alternativa. Studiando anche le caratteristiche dei giocatori; ne abbiamo tanti che con due trequartisti, a nostro parere, si possono trovare bene. Rosafio, Tavernelli, lo stesso D’Urso; son tutti giocatori tecnici, che puntano l’uomo, con una discreta rapidità. Chiaro è che la punta centrale diventa fondamentale. Credo che la partita di Tsadjout a Empoli, oltre a dimostrare le qualità del ragazzo, ha dimostrato l’importanza dei movimenti che deve fare l’attaccante davanti, così da creare spazio tra le linee così da permettere ai trequartisti di esprimersi al meglio”. Citta in difficoltà con le squadre “di seconda fascia”, chiuse e compatte in difesa e contro le quali è davvero difficile avanzare in maniera pericolosa: “Quando gli avversari si chiudono si fa ovviamente più fatica. La differenza la fa l’episodio e negli episodi devi essere bravo; e in questo noi a volte siamo un po’mancati. Sono curioso di vedere questo 4-3-2-1 anche con squadre più chiuse. Con l’Empoli il fraseggio è stato buono e questa alternativa può essere importante; poi comunque son sempre i giocatori che fanno la differenza quindi sta a loro trovare l’imbucata giusta, le giocate giuste, o la cattiveria sotto porta per risolverla. Ad Empoli siamo andati sotto e siamo stati bravi a recuperarla e a provare addirittura a vincerla. Questo ha dato grande entusiasmo, arrivando al match con la sconfitta di Pescara sul groppone. La squadra ha reagito, ha fatto goal e ha creato. Spero, da qui, si possa ripartire”.