Cittadella, Finotto: "Allenatore bravo e competente, posso fare sia la prima che la seconda punta"
Alla prima uscita con il Cittadella, Mattia Finotto ha già fatto intravedere le sue qualità, che ben dovrebbero sposarsi con il modulo e il pensiero di Roberto Venturato. Dopo pochi giorni di allenamento con i nuovi compagni non è lecito pretendere grandi cose dall’attaccante, che da parte sua è contento della scelta fatta: «Mi sono avvicinato a casa, e quando ho saputo dell’interesse del Cittadella non ci ho pensato minimamente. Tutti mi hanno parlato bene di questa realtà: è una società seria, organizzata, e l’allenatore è bravo e competente». Finotto si è già fatto un’idea dell’ambiente: «C’è un bel gruppo di ragazzi, uno spogliatoio che vedo unito, cosa che non è affatto scontata. Lo staff tecnico mi sembra molto preparato, la scelta è quella giusta». Per l’integrazione nei moduli e nel gioco di Venturato c’è tempo ma l’attaccante ha strizzato l’occhiolino al modo di stare in campo del Cittadella: «Oltre alle impressioni raccolte in giro, nell’amichevole contro il Chievo ho potuto constatare con mano il gioco della squadra. Ho visto organizzazione in campo, palla a terra: si vede che c’è un grande lavoro portato avanti. Qui si gioca a pallone, non a pallonate». Venturato ha detto che si troverà bene con il modulo Cittadella: «Ho pochi allenamenti sulle gambe, però penso di potermi integrare bene nel gruppo, e l’allenatore ha una bella concezione del calcio giocato, proprio come piace a me». Venturato utilizza il trequartista dietro le due punte: «É perfetto, ho sempre giocato con le due punte, potrei invece avere qualche difficoltà con i tre attaccanti. Dovrò imparare bene i movimenti, che verranno naturali con il tempo». Si vede prima o seconda punta? «Ritengo di poter fare entrambe le cose, ma sono più portato nel tagliare gli spazi, attaccare la profondità. Sono queste le mie caratteristiche».