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Acquafresca: “Ho ricevuto proposte dalla Serie B, ma non voglio rubare lo stipendio. Quella volta che Mourinho mi ha dato il suo numero...”

03.05.2020 08:00 di Christian Pravatà  Twitter:   
Acquafresca: “Ho ricevuto proposte dalla Serie B, ma non voglio rubare lo stipendio. Quella volta che Mourinho mi ha dato il suo numero...”

L’attaccante Robert Acquafresca si è raccontato senza peli sulla lingua in una lunga intervista sul canale Instagram del noto giornalista Nicolò Schira. Queste le sue principali dichiarazioni 

IDOLO - "Sono cresciuto con il mito di Roberto Baggio, dove andava lui io tifavo. Mi ha fatto cambiare spesso squadra...".

INIZI - "Ho fatto dall'etá di 9 anni tutta la trafila nel vivaio del Toro. Peccato solo che l'anno della promozione in A, avevo 18 anni, sono falliti. Avrei fatto parte della prima squadra...".

INTER - "Dopo il fallimento del Toro mi volevano Milan, Juve e Inter, Samp e Palermo. Ho scelto i nerazzurri perché avevano il progetto più importante per me. Mi hanno preso e mandato in comproprietà: c'erano Chievo e Treviso in lizza, ho scelto i trevigiani".

11 SETTEMBRE 2005 - "Il giorno del debutto in Serie A nel giorno del mio 18simo compleanno è stato un sogno, tanta roba come si dice in questi i casi. Non potevo desiderare un regalo più bello per me".

TREVISO - "Due anni splendidi. Il primo siamo retrocessi nonostante una squadra importante: c'erano Viali, Handanovic, i gemelli Filippini, Gallo, Guigou, Borriello e Pinga. Viali mi ha aiutato tanto con i suoi consigli. L'anno dopo in B ho fatto il titolare: 11 gol che mi lanciano nel grande calcio. Giocavo largo nel 3-4-3: mi sono trovato benissimo in quel modulo e sono arrivato in A".

CAGLIARI - "Anni meravigliosi, i più belli della mia carriera. In Sardegna ho trovato una fiducia incredibile nei miei confronti. L'habitat ideale per giocare e mostrare tutte le mie qualità".

PRIMO GOL IN A - "L'ho fatto all'Olimpico contro la Lazio. È stato il gol del 3-1. Non ho potuto neanche esultare. A ripensarci mi pento un po' di essere corso subito a centrocampo". 

OLIMPIADI- "Grandissima esperienza, peccato per essere usciti ai quarti contro il Belgio. Eravamo superiori, ma abbiamo sbagliato la partita. C'eravamo io, Marchisio, Criscito, Balotelli, Giovinco: uno squadrone...".

ALLEGRI - "All'inizio ci siamo presi poco, non giocavo. Zero feeling. Ero rientrato ad agosto inoltrato dopo le Olimpiadi. Poi dopo le prime cinque sconfitte di fila abbiamo iniziato una cavalcata straordinaria sfiorando l'Europa League. Max è bravissimo nel sapersi adattare alle caratteristiche dei giocatori. Ha saputo venirci incontro e i risultati sono arrivati. È stato il miglior allenatore che ho avuto in carriera".

NAINGGOLAN - "Radja non sa neppure lui quanto è forte. Un matto scatenato, ma quanto era devastante in campo. Ancora adesso non sa bene tutte le sue potenzialità...".

MATRI - "Ale è un bravissimo ragazzo. Abbiamo legato subito anche se per caratteristiche ci pestavano un po' i piedi, però siamo stati bravi ad aiutarci togliendoci parecchie soddisfazioni".

ESTATE 2009 - "Il mio cartellino era dell'Inter, ma non volevo più essere trattato come un pacco postale. Mourinho mi rivoleva a Milano e la società mi aveva manifestato questa intenzione: stavo già cercando casa in zona San Siro. Ausilio mi voleva nei quattro attaccanti, avrei potuto vincere il Triplete. Inizialmente dovevo andare in prestito al Genoa, ma poi Branca ha voluto cedermi. Mi ha fatto rosicare l'essere venduto al Genoa, mentre io volevo restare a Cagliari a quel punto. Branca mi minacciò di mandarmi fuori rosa se non avessi accettato il Genoa....".

CONTE - "Il mister è veramente un martello incredibile, poi c'era Ventrone. I loro allenamenti sono davvero tosti. C'erano grossi problemi a Bergamo quell'anno e le cose non sono andate bene per entrambi, ma si vedeva già di che pasta era fatta".

DIFENSORE PIÙ FORTE - "Maldini, Nesta e Sergio Ramos. Il più fastidioso però è Chiellini: tirava 5-6 ginocchiate ogni volta che arrivava palla...".

NAPOLI- "De Laurentiis nell'estate 2009 mi chiamava spesso. Era vulcanico e molto ambizioso, peccato che Inter e Genoa avessero giá firmato i contratti...".

GENOA - "Ho giocato lì solo 6 mesi. C'era un grande partner d'attacco come Palacio. In panchina Gasperini che è un fenomeno...".

CELLINO - "È vulcanico e super scaramantico. Mi ha dato l'opportunità di arrivare nel grande calcio, è stato anche lui che non mi ha riscattato a Cagliari nel 2011. C'era tutto per continuare un ciclo: avevo già firmato per 5 anni, ma con Preziosi poi non hanno più chiuso l'accordo. Evidentemente sul prezzo qualcosa gli ha portati a scazzare...".

GASPERINI - "In ritiro facemmo una grandissima litigata, una di quelle epiche. Chi non ha litigato in questi anni almeno una volta col mister? Peccato, perché ero amico di suo figlio: giocavamo sempre contro nei derby Toro-Juve delle giovanili. La nostra discussione fu molto dettata dalla società...".

PORTANOVA - "Un grande difensore e un grande amico, una delle persone più limpide che ho conosciuto nel mondo del calcio".

LEVANTE - "Con l'arrivo di Gilardino ero chiuso, Pioli mi faceva giocare poco così accettai di andare in Spagna. Una grande esperienza di calcio e di vita".

MOURINHO- "Al Bernabeu ci siamo rivisti. A fine primo tempo ci siamo messi a chiacchierare, è stato un grande: ci siamo scambiati il numero. È davvero il numero uno dal punto di vista umano e per carisma. Ti fa sentire il numero uno, dedica importanza e rispetto a tutti in modo uguale. Ti tratta come se fossi un amico, per lui la persona viene prima del giocatore. Sia che ti chiami Ronaldo o Acquafresca, quella è la sua forza. Non a caso i suoi giocatori darebbero la vita per lui".

BONIEK - "La Polonia mi corteggiava in vista di Euro 2012, ma sognavo la nazionale maggiore. Per questo ho declinato, purtroppo qualche infortunio dopo Cagliari mi ha frenato...".

SION - "Il presidente Costantin è un pazzo scatenato. È imbarazzante, meglio non avere a che fare con gente così. Che faccia pace col cervello: mi ha messo fuori rosa senza motivo dopo 5 gol in 8 partite...".

SACRIFICI - "Il calcio può cambiarti la vita, ti fai il mazzo ma i guadagni sono buoni. A me il pallone ha cambiato la vita: mio padre è un impiegato, so il valore del soldo e il calcio ti può salvare e aiutare se riesci ad arrivare in A o in B a vivere bene, inutile negarlo".

OFFERTE - "Ci sono state proposte da Cina e Arabia Saudita.  Proposte molto ricche prima della pandemia, ma non me la sono sentita. Qualcosa si è mosso anche in Italia in Serie B. Non voglio prendere in giro nessuno: se ci sarà una offerta importante e in linea alla mia storia, la prendo in considerazione altrimenti non mi interessa rubare lo stipendio...".

OLBIA - "La prenderei in considerazione. Avevo già parlato con Giulini per un progetto legato al Cagliari, poi purrtoppo non se nè fatto nulla".

ALLENATORI - "A Sion ho avuto un grande rapporto con Tramezzani. Ne ho avuti tanti di molto bravi. Con Allegri l'annata più bella. Gasp un fenomeno, Giampaolo un maestro di tattica, bravissimi anche Ballardini e Casiraghi. Ho avuto tanti grandi maestri, magari un domani potrei fare l'allenatore. Vedremo...".

GOL PIÙ BELLO - "Sono molto affezionato al gol di Livorno che valse la salvezza miracolosa. Andiamo sotto dopo 60 secondi e dopo dieci minuti trovo il pareggio. Andiamo negli spogliatoi sull'1-1: in molti avevano chiesto il permesso per il giorno libero dopo la gara, ma Cellino e Marroccu ce l'avevano negato, così dico al pres di lasciarcelo se avessimo vinto. Lui non si accontenta e rilancia: 'Vi lascio liberi se fai gol tu'. Vinciamo peccato che quello stronzo non ha mantenuto la parola. Marroccu non sapeva come dircelo e non è tornato in pullman dopo la gara...".

BOLOGNA - “Gran bella città, mi ha dato mio figlio. Rimarrò sempre legato anche se la mia esperienza non è stata eccellente dal punto di vista calcistico...”.

ZOLA - “Avevo un grandissimo rapporto umano con lui e Casiraghi in Under 21. Una volta l’ho fatto rosicare tantissimo: gli feci un tunnel durante una partitina e a quel punto passò tutta la gara per restiturmelo. I campioni sono così, rosicano di brutto: non ti dico cosa faceva Pepito Rossi quando perdeva le partitine. Iniziava a prendere a pallonate tutti o se ne andava furioso via dal campo...”.

RIMPIANTO INTER - “Avrei potuto fare lo stronzo nel 2009 con l’Inter e puntare i piedi per restare. Dovevo compiere 21 anni e venivo da 25 gol in A in due anni. Non mi avrebbero mai messo fuori rosa come minacciavano, ho scelto di non stare in paradiso a dispetto dei santi. Mourinho fece la battuta che gli avevo fatto gol all’andata e al ritorno: Ausilio mi voleva e Moratti aveva speso belle parole per me. Perciò è stato Branca a non volermi, ci ho ripensato tante volte, ma ormai acqua passata”.

CAGLIARI BIS - “C’era anche il Monaco che mi voleva. Per tornare a Cagliari ho fatto rinunce importanti a livello economico. 8 gol da febbraio a maggio quando sono tornato con Donadoni, molti hanno paura di tornare dove sono stati per timore di macchiare un quadro bello in cui sono stati...”.

CRISTIANO O MESSI - “Scelgo Ronaldo perché Messi è baciato dal talento, mentre Cristiano se l’è costruito col lavoro quotidiano”.

ASSIST-MAN - “In nazionale avevo Seba Giovinco mentre a Cagliari devo ringraziare Andrea Cossu che mi ha fatto fare tantissimi gol...”


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Como 55
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Catanzaro 49
Sampdoria 40*
Brescia 39
Südtirol 38
Cittadella 38
Pisa 37
Reggiana 37
Modena 37
Cosenza 34
Bari 34
Ternana 32
Ascoli 31
Spezia 31
Feralpisalò 27
Lecco 21
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