Pescara, Gorgone: "Senza tifosi è come una partita a Pasquetta"
Giorgio Gorgone chiede una reazione al suo Pescara alla vigilia della sfida salvezza contro il Bari. Il tecnico biancazzurro ammette che lo 0-2 incassato in casa dal Padova ha lasciato scorie anche a livello emotivo: l’umore non è dei migliori, ma l’indicazione è chiara, “bisogna andare oltre” e trasformare la delusione in energia.
L’allenatore sottolinea come all’interno del gruppo sia ben chiara la percezione del pericolo legato alla classifica, ma invita a non farsi schiacciare dalla pressione: conta fare punti, “in qualsiasi modo arrivino”, per ritrovare tranquillità e fiducia. Gorgone ribadisce la volontà di lottare fino alla fine per la salvezza, convinto delle qualità tecniche e del coraggio presenti nello spogliatoio, a patto però di ritrovare un clima di positività.
Sul piano delle scelte, il tecnico annuncia qualche novità di formazione e si sofferma in particolare su Olzer, elemento considerato prezioso e da recuperare pienamente nel minor tempo possibile.
Inevitabile anche un passaggio sul Bari e su Vincenzo Vivarini, che Gorgone ha raccolto in panchina ai tempi della precedente gestione in Abruzzo: il tecnico del Delfino parla di “grande stima” per il collega, evitando di alimentare polemiche e ricordando come, nel calcio, a volte le cose semplicemente non si incastrino. Del Bari sottolinea la qualità tecnica e l’identità di gioco, pur riconoscendo le difficoltà del momento, anche ambientali.
Chiusura amara sulla gara a porte chiuse per l’assenza dei tifosi: senza il pubblico, osserva Gorgone, sembra “una partita su un prato a Pasquetta”, a sottolineare quanto il fattore emotivo e il calore della gente mancheranno in un appuntamento così delicato.


