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CorSport: "Messo da parte dopo aver sconfitto un tumore, Pelagotti: 'Palermo? Con la promozione in C qualcosa è cambiato... Io super tifoso rosanero, Corini eccezionale"

CorSport: "Messo da parte dopo aver sconfitto un tumore, Pelagotti: 'Palermo? Con la promozione in C qualcosa è cambiato... Io super tifoso rosanero, Corini eccezionale"TuttoB.com
Pelagotti
© foto di Mario Giglio/TuttoPalermo.net
mercoledì 23 novembre 2022, 09:39Palermo
di Marco Lombardi

Lunga intervista ad Alberto Pelagotti, ex portiere del Palermo, sulle colonne del Corriere dello Sport.

Pelagotti, intanto come sta? «Bene. Sono a casa ad Empoli, ho ripreso ad allenarmi a tempo pieno col personal trainer Fabrizio Calattini. Ho avuto richieste. Sto per tornare in pista, in B o all’estero. Stefano Sorrentino? Da quando è presidente (del Chieri, in D, ndc) non può fare il mio procuratore ma lo sento».

Riviva le sue stagioni a Palermo. «Primo anno affascinante sotto tutti gli aspetti, un’esperienza unica in una piazza meravigliosa, non pesava la D. Dopo qualcosa è cambiato, la litigata fra Mirri e Di Piazza scosse l’ambiente. Tanti segnali negativi, non fui preso in considerazione come capitano, venivo attaccato sui social. Il rapporto con gli allenatori? Sorvoliamo, cito Filippi che mi ha messo in condizione e nei primi 6 mesi con lui ho fatto bene. Poi sono arrivati i problemi e dopo l’intervento mi aspettavo un altro comportamento».

Il tumore. Se ne è accorto per caso, nell’estate 2021. «Un dolore sotto il pettorale, pensavo di essermi rotto una costola. Mia mamma insistette per altri controlli, era un neurofibroma al costato: tumore benigno ma che poteva degenerare, la zona era sollecitata. Mi sono curato allenandomi, poi in aprile i medici mi dissero: sta peggiorando, c’è il rischio che diventi maligno. Mi sono operato, e il giorno dopo ero già in palestra. A giugno ho conquistato la 2ª promozione in 3 anni: ero in panchina e destinato a partire, ma con quasi 100 presenze col Palermo la sento mia la squadra».

Alberto Pelagotti racconta per la prima volta («la società non mi ha fatto mai parlare, non so perché») la sua storia. In Sicilia voleva essere l’alfiere di una rinascita ma qualcosa si è rotto e alla scadenza del triennio, il contratto non gli è stato rinnovato. E non solo per il suo problema fisico, nel frattempo superato [...]. 

E il Palermo targato City? «Ne sono un super tifoso. Il presidente Mirri? Buoni rapporti, ma dopo l’operazione e la mancata conferma neppure una telefonata. Stimo Gardini. Corini? Eccezionale. I risultati? Ognuno deve fare il suo percorso, io ho avuto Sarri, Giampaolo, ingegneri di calcio: il primo anno di B con l’Empoli, Sarri all’inizio fece 7 ko e 2 pari. La squadra lo difese e la società non lo mandò via. E fu A. Pigliacelli? Buon portiere, qualche gaffe succede a tutti, ne so qualcosa. Ma se avrà fiducia non deluderà, come il Palermo» [...].