CorSport: "Al Palermo servono i gol di scorta"

“Al Palermo servono i gol di scorta”, titola il Corriere dello Sport.

Al Palermo Brunori-dipendente mancano i gol degli attaccanti “di scorta”. Per motivi diversi sia Soleri che Vido non hanno ancora dimostrato in questo campionato di essere in fase realizzativa delle alternative efficaci all’italo-brasiliano. Il primo, autore di 12 gol nella scorsa stagione e tutti da subentrato, ultimamente è stato impiegato con il contagocce. E anche il secondo finora ha avuto a disposizione solo scampoli di partita nel corso dei quali, complice la sfortuna, non è riuscito a timbrare il cartellino.

Digiuno da interrompere? Agli addetti ai lavori rosanero, in tal senso, un sorriso lo ha regalato l’allenamento congiunto con la Primavera che la squadra ha sostenuto ieri pomeriggio al “Tenente Onorato”. Un test in tre tempi (30’ i primi due, 45’ il terzo) nel quale Vido e Soleri, schierati in un Palermo sperimentale, hanno segnato. Si tratta ovviamente di marcature da prendere con le pinze perché realizzate nell’ambito di un allenamento ma sono di buon auspicio. La punta di proprietà dell’Atalanta ha siglato su rigore l’unico gol del primo test. L’ex Padova è stato invece il match-winner del secondo mini-incontro. Nel terzo segmento, giocato con un’intensità superiore come dimostrano anche i duri contrasti con cui ha dovuto fare i conti Di Mariano e nel quale Corini ha optato per il collaudato 4-3-3 al posto del 3-4-3 delle prime due mini-sfide, il gol vittoria lo ha siglato Brunori (di testa) su cross di Valente.

«La sosta ci serve per lavorare più intensamente – ha dichiarato l’esterno offensivo al termine dell’amichevole – ci stiamo preparando per arrivare nel miglior modo possibile alla gara con il Venezia. Squadra da affrontare come se fosse prima in classifica». La sconfitta a Cosenza è alle spalle: «Abbiamo buttato una partita, meritavamo molto di più. La squadra, comunque, c’è. Titolare dopo l’infortunio di Elia? Giocare sicuramente aiuta a trovare la condizione, cercherò di sfruttare al meglio questo spazio».