Padova, Andreoletti alla vigilia: "Turno massacrante ma zero alibi. Servirà coraggio e gestione dei momenti"
Alla vigilia del match del “Picco” contro lo Spezia, il tecnico del Padova Matteo Andreoletti blinda il gruppo e alza l’asticella. "Siamo l’unica in B a giocare tre partite in sei giorni: non dev’essere un alibi. È vero, lo Spezia ha 24 ore di recupero in più e per una neopromossa che deve andare al massimo per 90’ pesa, ma fa parte del percorso: esperienza che ci tornerà utile."
Il tecnico torna sul tema chiave delle ultime settimane: saper leggere i frangenti decisivi. "La crescita passa anche dalle bastonate: corner presi a Bari o domenica scorsa insegnano. Per molti è la nona gara in assoluto in B: ogni partita sposta." In quest’ottica, lo Spezia è un banco di prova tosto: "Hanno sfiorato la A pochi mesi fa, sono fisici e cinici. A volte hanno raccolto meno di quanto meritassero. Noi dovremo avere il coraggio non solo di difenderci, ma di gestire palla con qualità."
Capitolo infermeria: una buona e una quasi. "Pastina rientra tra i convocati: clinicamente ok, da valutare il minutaggio. Per Baselli contiamo sulla prossima." Chi ha giocato 45’ e non 90 "ha più energie", indizio di rotazioni mirate nel mini-tour de force. "Qualcosa cambierà, ma senza snaturarci. Io penso sempre sui 16: i cambi non sono a tavolino, dipendono da gara e necessità. Seghetti, Villa, Ghiglione hanno qualità e si faranno trovare pronti." In difesa, il dubbio è Belli. "Se tocca a lui farà una grande gara, ma oggi è difficile toccare un reparto che sta facendo bene."
Sui dettagli che sono costati punti: "Subire a ridosso dell’intervallo? Guardo meno il cronometro e più la gestione: con la Juve Stabia eravamo altissimi, contro avversari così paghi piccoli errori. E gli episodi pesano: domenica potevamo andare 2-0 con Varas, invece è arrivato l’1-1."
Scelte offensive rimandate alla rifinitura, con un occhio agli spazi che lo Spezia tende a concedere in casa. "A campo aperto Seghetti e Lasagna sono perfetti, ma Buonaiuto è in un momento brillante. Decideremo domani." Il filo conduttore resta l’orgoglio per l’approccio alla categoria: "Ce la siamo giocata con tutti. In B ci stiamo, ma a questo livello ogni errore si paga. Io ho poca esperienza, molti ragazzi pure: crescere significa anche passare da qui."


