Il Gazzettino - Padova-Cesena, Foschi: "Bianconeri oltre le mie aspettative, non sono male. Ma vedo bene i biancoscudati"
«Faccio fatica a dimenticare le due stagioni trascorse al Padova: il primo è stato bellissimo anche se non è andato come avrei voluto perché volevo vincere il campionato e abbiamo perso la serie A per un soffio. Dopodiché mi hanno convinto a rimanere la stagione seguente anche se avevo gia firmato con l’Atalanta. Sono rimasto e anche Preziosi (all’epoca presidente del Genoa, ndr) era contento che della mia scelta tanto che poi acquistai anche dei giocatori dal club ligure. Poi è finita quando il presidente Cestaro portò in società un direttore che non mi stava bene, a quel punto non potevo rimanere più e mi è dispiaciuto molto perché mi stavo affezionando. Ma la finale di Novara, ripeto, faccio ancora fatica a dimenticarla perché ci credevo davvero alla serie A. La partita di domani? Di sicuro guarderò la sfida, che sarà difficile per tutte e due le contendenti. Il Cesena sta facendo più di quello che mi immaginavo, però non è male come squadra: ha innanzitutto un’ottima difesa e un grande portiere, manca invece l’attacco. Il Padova è incappato in qualche battuta d’arresto, ma adesso è in ripresa ed è un’ottima squadra: qualche partita la seguo e l’importante è il sostegno del pubblico, era così anche quando c’ero io e vedo che con il ritorno in B i tifosi sono tornati numerosi allo stadio. Il direttore Mirabelli sa il fatto suo, è a Padova già da qualche anno e non è facile rimanere in una piazza come quella biancoscudata. La partita di lunedì può rappresentare qualcosa di importante. In questo momento vedo che il Padova sta bene mentre a Cesena sono sicuri di fare un grande risultato, ma non ne sarei così sicuro anche se finora la squadra romagnola ha fatto bene in trasferta. Ripeto, vedo bene i Biancoscudati». Così, dalle colonne de Il Gazzettino, Rino Foschi, ex direttore sportivo di Padova e Cesena.


