Il Gazzettino - Calori su Padova-Frosinone: "Biancoscudati con buona struttura e un bel gruppo, requisiti importanti per riadattarsi alla B. Ciociari organizzati e aggressivi"

«Il Frosinone è un avversario che oltre all’organizzazione gioca anche molto di rabbia e intensità perché il suo allenatore quest’anno non può sbagliare: è una squadra discretamente giovane che attua un 3-4-2-1 molto aggressivo uomo contro uomo, intenso, che non fa giocare bene l’avversario. Ho assistito alla partita di Empoli, si vede che il Padova ha un’organizzazione di gioco e una buona struttura: sabato sarà la prima in casa davanti al suo pubblico e a Empoli c’erano tantissimi padovani, queste sono cose importanti. Il “Papu” Gomez? Ha un nome, chiaro che anche lui ha un’età ed è stato fermo tanto, ma se si è rimesso in gioco significa che ha voglia di fare e quando i campioni ce l’hanno possono solo che portare entusiasmo e soprattutto esperienza a un gruppo che magari non ne ha tantissima: dovrà giocare sottopunta, magari non avrà grande dinamicità ma ha una qualità che fa la differenza per cui può dare una grande mano al gruppo. Il Padova ha una buona struttura e un bel gruppo, requisiti importanti per fare un campionato di riadattamento alla categoria e portare a casa il risultato finale che inizialmente può essere la salvezza. Poi se le cose ingranano bene magari cambiano le situazioni, ma principalmente il Padova deve pensare a fare un campionato tranquillo stando lontano dalla zona salvezza, fermo restando che in B è un attimo perché se fai tre-quattro vittorie ti ritrovi nei playoff e se ne perdi altrettante scivoli nei playout». Così, dalle colonne de Il Gazzettino, Alessandro Calori, ex allenatore biancoscudato.