Modena, Sottil si presenta: “A noi il compito di riaccendere il fuoco”

Si è appena tenuta questa mattina nella sala stampa dello stadio Alberto Braglia la presentazione ufficiale di mister Andrea Sottil, nuovo allenatore del Modena FC. Al suo fianco il presidente Carlo Rivetti e il direttore sportivo Andrea Catellani, che hanno accolto con entusiasmo il nuovo tecnico davanti ai rappresentanti degli organi di stampa.
Carlo Rivetti: “Comincia una nuova stagione. Abbiamo effettuato cambi importanti, si fanno per crescere, rinnovare e muovere le acque. Il nostro mister per me ha un valore particolare: le sue radici piemontesi e i suoi primi passi da giovane calciatore nel Torino rappresentano qualcosa di importante dal punto di vista della mia famiglia. E anche per questo sarà una forte emozione iniziare la stagione con la Coppa Italia proprio a Torino, avrò la possibilità di vistare il Filadelfia, dove il seggiolino centrale della tribuna è dedicato a mio nonno, e farò anche una visita a Superga perché gli invincibili non vanno dimenticati. Spero che lo spirito di quel Torino venga trasferito nel nuovo Modena“.
Andrea Catellani: “In apertura è doveroso ringraziare chi ci ha permesso di essere qua oggi a preparare una stagione importante, mi riferisco a Mandelli e Troiano che la scorsa stagione hanno fatto un lavoro importante, gettando le basi per questo nuovo progetto tecnico. La forte identità che volevo per il nuovo Modena l’abbiamo ritrovata nel mister, vogliamo costruire un progetto importante e una squadra che abbia personalità, determinazione e ambizione, in questo ci siamo trovati d’accordo con il mister fin dal primo sguardo: conosco Andrea da vent’anni e so quello che può dare ai giocatori, alla società e ai tifosi. Mi piacerebbe che la gente si riconoscesse nella squadra e tutte le scelte tecniche che sto facendo vanno in questa direzione“.
Andrea Sottil: “Sono molto contento, carico, determinato e orgoglioso di essere qui. Era da un qualche anno che volevo incontrare la famiglia Rivetti e quest’anno ho avuto la fortuna di farlo. Ci siamo scelti: ho respirato subito un ambiente familiare, c’è stata intesa e ho percepito umiltà, ambizione, competenze e idee chiare su cosa bisogna fare e dove vogliamo portare il Modena. Il presidente sta facendo investimenti importanti, la lungimiranza è fondamentale. Questa è una terra di grandi lavoratori, il presidente ne è un esempio per quello che ha costruito nella sua vita. Io sono un lavoratore, una persona molto semplice, il mio Modena suderà la maglia, questo è sicuro. Le basi della nostra identità dovranno essere sacrificio e resilienza, cercheremo di imporre il nostro gioco ed essere protagonisti sia in casa che fuori. La tifoseria qui ha il palato fino, ma è un popolo che sa spingere e non molla mai fino alla fine. Sta a me e ai miei ragazzi riaccendere il fuoco a Modena e far diventare il canarino un condottiero e il Braglia una fortezza“.