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Mantova, un punto non basta

Mantova, un punto non basta
lunedì 24 maggio 2010, 18:12Mantova
di Francesco Rossi
fonte mantovacalcio

Il Mantova pareggia contro il Torino 0-0 davanti a quasi ottomila spettatori, un punto che, visti i risultati delle dirette concorrenti, spinge di nuovo i biancorossi nell'inferno della retrocessione diretta. Mancano novanta minuti al termine del campionato. Ad Ancona servirà la partita della vita con un Mantova che sarà obbligato ad un solo risultato, ovvero conquistare i tre punti. Qualsiasi risultato diverso comporterebbe la certezza della retrocessione diretta in Lega Pro, una sciagura da scongiurare a tutti i costi. Il Mantova visto contro i granata è stata una squadra generosa, tutto cuore che nel primo tempo ha costruito alcune importanti palle gol. Purtroppo è mancata la concretezza e anche quel pizzico di fortuna necessaria per le grandi imprese. Nel secondo tempo i biancorossi ci hanno provato, ma la stanchezza poi ha avuto il sopravvento. Come se non bastasse il Mantova a 13 minuti dalla fine è rimasto in dieci per l'espulsione di Ronaldo, autore di un fallo su Genevier. Il Torino negli ultimi minuti ha spinto e con Bianchi ha avuto una clamorosa palla gol per passare in vantaggio, ma Bellodi ha compiuto un intervento prodigioso, salvando il risultato.

Il pre-partita è stato caratterizzato da premiazioni: Bellodi ha festeggiato le 296 presenze in biancorosso, Giagnoni è stato celebrato come indimenticato ex di entrambe le Società, infine si è svolta anche la premiazione dei nipoti di Danilo Martelli, calciatore del Grande Torino, al quale è intitolato lo stadio di Mantova. Michele Serena si affida al 4-2-3-1 schierando ben cinque biancorossi reduci presenti nella sfortunata finale play-off del 2006: Bellodi, Notari, Caridi, Grauso, Spinale, oltre a Tarana che non giocò la gara del Delle Alpi perché squalificato. Locatelli e Nassi sono recuperati, ma solo per la panchina. Il Torino al 16' ha un'occasione per passare in vantaggio: il colpo di testa da posizione ravvicinata di Bianchi trova prontissimo Mirko Bellodi che con uno scatto felino respinge il pallone. Il Mantova si affida alle ripartenze e comincia a costruire palle gol; al 23' Caridi è protagonista di un'azione personale in area, la sua conclusione di sinistra trova la deviazione sopra la traversa di Morello. Al 39' Tarana va vicino a realizzare un gol da cineteca: lancio di Carrus e sventola al volo da posizione defilata che finisce alto di pochissimo. Al 40' uno scatenato Lambrughi effettua una serpentina in area e conclude da posizione decentrata, il portere granata respinge coi pugni. Dopo un minuto di recupero termina la prima frazione di gioco. Nella ripresa si rivede il Torino al 16' con Genevier il cui colpo di testa finisce a lato di non molto. Tre minuti dopo ci prova Pellicori dalla distanza ma Morello si fa trovare pronto. Al 36' il Mantova rimane in dieci: Ronaldo, entrato appena sei minuti prima al posto di Lanzoni, commette un fallo su Genevier e Morganti non ha dubbi: è cartellino rosso. Il Torino a questo punto ci crede e tenta di conquistare l'intera posta in palio, ma un super Bellodi mantiene la propria porta inviolata con due interventi prodigiosi e conferma il soprannome di "Saracinesca": prima al 40' chiude la porta a Bianchi, solo davanti all'estremo difensore biancorosso, poi al 45' cross di Statella, Bianchi tocca a porta vuota ma Bellodi, con un intervento quasi "da cartone animato" vola e smanaccia la sfera che stava varcando la linea bianca. Giusto così, il Mantova non avrebbe meritato di perdere; purtroppo si tratta di un punto che serve a poco. I risultati provenienti dagli altri campi spingono di nuovo i biancorossi al terzultimo posto e quindi in Prima Divisione. Domenica prossima si chiude la regular season: il Mantova farà visita a un Ancona a cui serve come minimo un punto per ottenere la salvezza matematica, un risultato che invece al Mantova non basta. Ai biancorossi serve solo una vittoria e, purtroppo, potrebbe anche non essere sufficiente se da Padova non giungeranno buone notizie.