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ESCLUSIVA TB - Vittorio Galigani: ''Andrea Abodi aveva gettato delle basi importanti. Il Frosinone azienda modello, ha patrimonializzato. E sul futuro...''

15.02.2018 21:00 di Attilio Malena  Twitter:   
ESCLUSIVA TB - Vittorio Galigani: ''Andrea Abodi aveva gettato delle basi importanti. Il Frosinone azienda modello, ha patrimonializzato. E sul futuro...''

Un bilancio sull'operato della Lega di B negli ultimi anni, le nuove introduzioni e un occhio rivolto al futuro: in esclusiva ai nostri microfoni su tutto questo e non solo, si è soffermato Vittorio Galigani, decano dei direttori sportivi italiani, in carriera vanta esperienze con Milan, Prato, Fano, Cagliari, Taranto,Pescara, Ternana, Avezzano, Chieti, Trapani,Foggia tra le altre:

Come giudica l'operato della Lega di B, nelle ultime due-tre stagioni? 

''Aveva gettato delle basi veramente importanti Andrea Abodi e aveva dato lustro alla serie cadetta, poi la sua candidatura a presidente federale, le sue dimissioni, la crisi arrivata successivamente e il vuoto di potere che si è creato con Lotito che si agitava e voleva fare lui il presidente o mettere qualcuno di sua fiducia, fino ad arrivare all'elezione di Balata. Il messaggio della B e' un messaggio importante, io ho sempre detto che è il campionato degli italiani, la Serie B rispecchia il campionato lunghissimo che prende tutte e quattro le stagioni e permette ai giovani italiani di mettersi in evidenza, ma sta diventando sempre più difficile vista l'esterofilia che hanno molti presidenti di A''.

Come può invece la Lega avere maggior peso elettorale?

'Partendo dalla C, la C era fatta di novanta società, poi ridotte a sessanta, poi a cinquantasei con il rischio che diventino di meno per la crisi finanziaria che potrebbe portare ad essere una categoria con due gironi da venti, poteva andare bene il diciassette percento e la Serie A che fa da volano a tutto il sistema non può valere solo il dodici percento, si dovrebbe portare la Serie A ad almeno un venti, anche per il commissario o chi per lui, servirebbe sempre il settantacinque percento e si parla sempre di ridurre il peso della LND, ma quando si parla di cio ci sono e ci saranno sempre dei problemi'.

Società lungimiranti come il Frosinone e l'introduzione del salary cup, che bilancio si può trarre?

'Il Frosinone e' un'azienda modello, avevano progettato, non si erano cullati sulla promozione in Serie A e i proventi derivanti dalla promozione non sono stati depauperati, come ad esempio il Vicenza. Il Frosinone ha patrimonializzato, molti proventi sono stati investiti sulle infrastrutture, come il bellissimo stadio, moderno, come un vero e proprio centro commerciale, una società da una mentalità imprenditoriale importante. Una delle idee potrebbe essere quella che quando si scende di categoria vengono concordati dei contenimenti dei costi, se un giocatore prende 100 in A, potrebbe prenderne 70 in B. Sul discorso di massimali e minimali e' difficile incidere essendo una trattativa privata, e' sempre il punto d'incontro della nostra legge economica. Quello che incide moltissimo su una società di calcio e' proprio il costo del lavoro. Fino all'anno scorso gli stipendi di gennaio e febbraio, potevano essere pagati non a marzo ma addirittura a metà aprile, per cui in caso di insolvenza, la penalizzazione andava alla stagione successiva, accorciando i termini, chi non dovesse pagare gli stipendi di gennaio, febbraio, sarà penalizzato nel corso del campionato in fase di svolgimento, dobbiamo arrivare nel punto tale, che il verdetto del campionato sia sacrosanto''.

Si va verso una Serie B spezzatino, può essere una soluzione?

''Nel tempo sono cambiate tante cose nel mondo del calcio, per il denaro si cambia tutto. Se questo spezzatino e' condito con un sugo particolarmente gradevole, perché no. Se si gioca venerdì, sabato e domenica, a patto che 'il sugo' sia buono, che ci sia un risultato finanziario economico importante, pian piano arriveremo che si gioca tutti i giorni''


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