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ESCLUSIVA TB - Ursino: "Reggina, mira in alto. Cosenza, ok i rinforzi ma ora servono punti. Junior Messias? Può fare ancora meglio. Io sono pronto a rientrare"

ESCLUSIVA TB - Ursino: "Reggina, mira in alto. Cosenza, ok i rinforzi ma ora servono punti. Junior Messias? Può fare ancora meglio. Io sono pronto a rientrare"TuttoB.com
Ursino
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 gennaio 2023, 18:00Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Giuseppe ‘Peppe’ Ursino, già storico direttore sportivo del Crotone.

Partiamo dal Bari: crede che sia sufficientemente attrezzato per puntare alla promozione diretta?

“Lo vedo bene, è una delle sorprese del campionato. Sì, ritengo che il Bari possa competere per i primi due posti, benchè il distacco dal Frosinone sia piuttosto considerevole. È una squadra esperta, con un ottimo portiere e attaccanti molto forti”.

A Cagliari Ranieri ha fatto centro al primo colpo. Dovesse arrivare Nainggolan, i sardi potrebbero rientrare in corsa anche per la A diretta?

“Sicuramente sarà una delle squadre che lotterà per salire di categoria; se non direttamente, tramite i playoff. Con un allenatore così importante, i rossoblù saranno determinati a dare ancora di più. Certo, la B di quest’anno è difficilissima, se solo pensiamo che la quintultima ha 22 punti e l’ottava 28; bastano un paio di sconfitte per precipitare in zona playout e un paio di vittorie per agganciare il treno playoff”.

Funziona la cura Gilardino al Genoa: 13 punti in 5 partite. Chissà dove sarebbe ora il Grifone se il cambio di guida tecnica fosse avvenuto prima…

“Col senno del poi, si può dire tutto... Il Genoa è una squadra fortissima e costruita molto bene. A lungo andare, compagini di tale levatura sono destinate a vincere”.

Dal rischio fallimento a un secondo posto in classifica che fa sognare: la Reggina sta stupendo tutti.

“È una sorpresa solo per chi non conosce i giocatori, l’allenatore e l’ambiente amaranto. La rosa è stata allestita sapientemente e Pippo Inzaghi è un bravissimo allenatore. Vero è che a volte la squadra accusa qualche amnesia, ma ha tutte le carte in regola per ambire alla promozione, a maggior ragione se quei tre là davanti dovessero continuare ad esprimersi a questi livelli”.

In difficoltà il Cosenza, ultimo della classe. Il club silano è molto attivo sul mercato per rinforzare una rosa che ha palesato più di qualche lacuna e provare a risalire la china. Servirà un’impresa, però, per salvarsi…

“Assolutamente sì. Devono rinforzarsi pesantemente, ma ce la stanno mettendo tutta perché sono arrivati giocatori di valore e altri ne arriveranno. Ora però l’importante è cominciare a fare punti, a maggior ragione vedendo chi sono i competitor per la salvezza… Sarà durissima. Ma in B le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Certo, dopo la salvezza acciuffata per i capelli nella passata stagione, dovessero ripetersi sarebbe un miracolo”.    

Clima pesante a Brescia: squadra in picchiata (2 punti nelle ultime 6 giornate) e società contestata. Intanto Cellino ha dato il benservito ad Aglietti, dopo sole due giornate di gestione, e richiamato Clotet...

“Non posso esprimere un giudizio dall’esterno. Se il presidente ha preso questa decisione, avrà avuto le sue ragioni… Io mi limito ad osservare che è brutto vedere il Brescia in quella posizione di classifica. Quando si parte con certe ambizioni e poi ti ritrovi coinvolto nella lotta per la salvezza, diventa difficile venirne fuori; io ho vissuto la stessa situazione l’anno scorso a Crotone”.

Appunto, almeno undici le squadre invischiate nella bagarre salvezza: l’incertezza regna sovrana...

“È una Serie B dall’elevato tasso tecnico e molto più difficile degli anni scorsi, con grandi squadre e città importanti. Devi sempre fare punti, l’essenziale è non perdere. Da qui alla fine, soprattutto dopo il mercato, sarà un campionato entusiasmante. Tutto da vedere. Io non mi perdo una partita”.       

Si diceva del Crotone: dopo 27 anni in rossoblù, conditi da due storiche promozioni in Serie A, è pronto a ripartire?

“Sì, ho ritenuto che fosse arrivato il momento di interrompere il rapporto con il club pitagorico. E adesso vediamo che succede alla fine della stagione perché a gennaio non è semplice rientrare, specie per un direttore sportivo”.

Nel corso della sua lunga carriera ha scoperto e lanciato tanti talenti che oggi giocano ad alti livelli in Serie A. Che effetto le fa vedere Junior Messias al Milan?

“Sono particolarmente felice perché è un ragazzo straordinario. Con i rossoneri milita anche Florenzi, un altro giocatore importante, ex Crotone, a cui sono molto affezionato. Tornando a Junior, ritengo che abbia ulteriori margini di miglioramento. Ieri sera, in Supercoppa, ha fatto la sua parte pur nel contesto di una squadra in grande difficoltà. Pioli però sa come centellinarlo...”.