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ESCLUSIVA TB - Rubino (dir. Retepalermo): "Closing? Si è materializzato l’incubo dei tifosi palermitani..."

ESCLUSIVA TB - Rubino (dir. Retepalermo): "Closing? Si è materializzato l’incubo dei tifosi palermitani..."
Alessandro Rubino
© foto di Tuttob.com
sabato 1 luglio 2017, 14:00LE INTERVISTE DI TB
di Christian Pravatà

Ieri doveva essere il giorno del closing a Palermo con il cambio di proprietà da Zamparini a Baccaglini, invece nulla di fatto. Tuttob.com ha analizzato il momento in casa rosanero parlando con Alessandro Rubino, direttore di Retepalermo.it per capire come si stanno vivendo questi giorni nel capoluogo siciliano:

"Si è materializzato l’incubo dei tifosi palermitani, mentre alcuni sospetti hanno preso forma: il Palermo resta a Zamparini, esce di scena Baccaglini. Almeno per il momento, perché il patron ha chiuso la porta dicendo “se i soldi arriveranno ne parleremo”. Insomma, tutto l'opposto di ciò che si augurava la gente. Non a caso è Scoppiata definitivamente la rabbia sui social network: su facebook i tifosi rosanero non le mandano a dire ai due protagonisti del balletto che ha tenuto banco per mesi, un tira e molla risoltosi in un nulla di fatto. Chiaramente l’oggetto degli improperi è essenzialmente Zamparini, ma lo stesso Baccaglini non viene risparmiato. Paul è l’uomo delle parole vuote, il titolare della cattedra in parlare tanto senza dire nulla con le sue cinquanta sfumature di nulla tra dirette streaming e incontri in mezza città. I vari silenzi, poi, alla luce dei fatti hanno assunto un preciso significato: forse non c’era nulla da dire, c’era ben poco di nascosto dietro l’abbagliante facciata e le ‘supercazzole’ nonsense condite da belle ipotesi di prospettiva. Una base di sostanza ci sarà, per carità, ma non abbastanza specie se c’è stato un gioco al ribasso come racconta Zamparini oppure un tentativo di gabbare l’imprenditore friulano che tutto è tranne che un povero sprovveduto e che in fin dei conti è con tutta probabilità contento di restare al timone. Del resto è di Zamparini la scelta di Tedino e di Lupo, è di Zamparini la scelta di mandare via Diamanti per puntare su Balogh e compagnia, è di Zamparini la scelta di affondare il colpo per Coronado su precisa indicazione del suo tecnico (come sempre il migliore che abbia mai avuto) e del suo direttore sportivo. È sempre stato Zamparini il padrone in cabina di regia, è sempre stato Zamparini che ha fatto il bello e il cattivo tempo mentre Baccaglini andava in giro a raccogliere consensi e attestati di fiducia a questo punto basati sul nulla (o per meglio dire sul sentimento popolare anti-zampariniano, che avrà nuovo slancio dopo la delusione del closing saltato). Sì, perché Paul ha conquistato la piazza già al termine della conferenza di presentazione mostrando il tatuaggio del logo storico rosanero sul petto. E dire che aveva dichiarato di non volere fiducia e amore subito, ma voleva ottenere tutto ciò con la coerenza di un progetto da poter creare e giudicare visibilmente. Parole sue, rimaste fin qui tali. Restano il marketing e il brand, i sogni di quella che lui stesso chiamò “the bigger picture” in sala stampa. Hanno scherzato e la città di Palermo ci è cascata con tutte le scarpe? Il tempo darà risposte, ma come può un “fratello minore” nominato immediatamente presidente del club diventare “il primo che passa” e uno non in grado di dare garanzie dopo mille rinvii del closing? Non vengano più insultati tutti quelli che hanno sempre nutrito sospetti e non hanno mai veramente creduto a un addio di Zamparini, giornalisti e addetti ai lavori. Penso a Marino dell'Atalanta o allo stesso Faggiano. Zamparini è un patron navigato, che non ne vuole sapere di mollare il suo giocattolo e l’attenzione mediatica che da esso deriva. Una considerazione finale: chi non ha detto tutta la verità? Chi è il vero uomo di spettacolo tra i due protagonisti della vicenda? Ognuno scelga le proprie risposte interpretando come meglio crede parole e comportamenti, intanto Zamparini resta il proprietario del Palermo di ieri, oggi… e domani".

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