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ESCLUSIVA TB - Lecco, Buso: "Tutti ci davano per morti, invece siamo stati i più bravi. Ecco i meriti di Foschi. Futuro? Voglio restare"

ESCLUSIVA TB - Lecco, Buso: "Tutti ci davano per morti, invece siamo stati i più bravi. Ecco i meriti di Foschi. Futuro? Voglio restare"
Buso a segno contro il Cesena
mercoledì 21 giugno 2023, 08:30Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Una promozione inattesa, un'impresa storica: il Lecco vince i playoff e ritrova la Serie B a distanza di 50 anni dall'ultima apparizione. Tra i protagonisti della cavalcata bluceleste c'è l'attaccante Nicolò Buso, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoB.

Mister Foschi ha dichiarato che a vincere i playoff sono stati i più bravi, non i più forti: sei d'accordo?

"Sì, perchè nessuno si sarebbe aspettato che il Lecco vincesse. Ogni volta dovevamo essere la vittima sacrificale e tutti ci davano per morti, invece abbiamo dinostrato di essere i più bravi ribaltando i pronostici".

Qual era, dunque, la squadra più forte del lotto?

"Crotone, Pordenone e Cesena avrebbero dovuto ammazzare i rispettivi gironi di C, ma hanno disatteso le aspettative. Poi ai playoff inizia tutta un'altra storia, i valori si azzerano e può succedere l'imponderabile".

Torniamo all'allenatore. Lecco in B: è stata la mano di Foschi?

"Al mister va dato il merito di aver saputo tenere tutti sul pezzo durante l'anno e, sin dal suo arrivo, di aver tirato fuori il meglio da ognuno di noi. Ha creato un'incredibile chimica di gruppo e questa storica promozione certifica la bontà del suo lavoro". 

Appunto. Riportando le aquile in B a distanza di mezzo secolo dall'ultima volta avete scritto una pagina di storia...

"E' stata una gioia enorme, da tanto la città aspettava questo momento. Contro il Foggia, nella finale di ritorno, lo stadio era pieno e i tifosi ci hanno trascinato alla vittoria. Poi i festeggiamenti per le vie del centro sono stati bellissimi".  

Ad inizio stagione l'obiettivo della società era la salvezza: quando avete capito di poter alzare l'asticella?

"Sì, la squadra era stata costruita per ottenere una salvezza tranquilla, ma dopo una quindicina di partite abbiamo realizzato di potercela giocare con le migliori e di poter ambire a qualcosa di importante".

Quale, invece, il momento più delicato nell'arco della stagione?

"Sul finire del girone di ritorno, quando abbiamo inanellato una sfilza di pareggi e faticavamo a segnare. Però sempre meglio un punto che zero...".

Il tuo bilancio personale recita 38 presenze, tra campionato, playoff e Coppa, condite da 8 gol: soddisfatto?

 "Sì, perchè ho giocato tanto, anche se avrei potuto segnare di più. Otto gol, per una punta, non sono tantissimi; questo è l'unico rammarico. A livello di squadra, invece, è stata una stagione grandiosa, la migliore della mia carriera".

Sei legato al Lecco da un altro anno di contratto: c'è ancora il bluceleste nel tuo futuro?

"A breve mi incontrerò con la società. L'intenzione è quella di proseguire con questo gruppo fantastico e di cimentarmi con la Serie B. A Lecco sto benone".

Se ti dico 'Marassi', 'Barbera', 'San Nicola'... cosa mi rispondi?

 "Sarà un onore giocare in questi stadi, che fino a ieri vedevamo solo in tv. Cercheremo di non farci cogliere impreparati".

 Avrai ricevuto una miriade di messaggi di congratulazioni...

"Sì, da tanti ex compagni, ma anche allenatori e direttori sportivi, tra i quali Piangerelli che ho avuto nel settore giovanile del Cesena. E poi non poteva mancare il messaggio di mia madre, la mia prima tifosa, che mi segue sempre". 

 

 

  

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