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ESCLUSIVA TB - Como, Ferrari: "Volevano farci il funerale, ma il morto ha vinto. Futuro? Resterei volentieri..."

ESCLUSIVA TB - Como, Ferrari: "Volevano farci il funerale, ma il morto ha vinto. Futuro? Resterei volentieri..."
Ferrari
martedì 27 aprile 2021, 18:45Le interviste di TB
di Marco Lombardi

Ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto Franco ‘El Loco’ Ferrari, attaccante del Como neopromosso in Serie B.

Con l’avvento di mister Gattuso la squadra è decollata. Cosa non ha funzionato sotto la gestione Banchini?

“È mancato il conforto dei risultati. La squadra però ha sempre creduto nella possibilità di lottare per il vertice. Gattuso ha toccato le corde giuste e ci ha rimesso in carreggiata, esaltando tutte le nostre qualità. E alla fine abbiamo realizzato questo capolavoro”.

A inizio stagione il Como non era accreditato per la vittoria finale. La grande favorita era l’Alessandria. Essere riusciti a battere in volata proprio i grigi avvalora la vostra impresa.

“Esatto, è ancora più bello. Non eravamo i favoriti e tutti ci hanno snobbati. La promozione è stata la nostra risposta”.

E' opinione diffusa che il girone A, fra i tre raggruppamenti di Serie C, sia quello più abbordabile e meno competitivo. Cosa rispondi?

“Non direi, visto che 4-5 squadre si sono date battaglia fino all’ultimo per salire di categoria. Secondo me il girone A non ha nulla da invidiare agli altri due”.

Qual è stato il momento più difficile, a livello di squadra, nell’arco della stagione?

“Paradossalmente il momento più difficile è coinciso con quello più bello: risale alla sconfitta (3-0) in casa dell’Olbia. Tutti ci davano per morti. E invece ci siamo guardati in faccia e abbiamo fatto quadrato, trovando la spinta per un grande rush finale”.

Il segreto del successo del Como?

“La fiducia che si è sempre respirata all’interno dello spogliatoio, composto da un gruppo di amici. Come detto, abbiamo sempre creduto nella possibilità di centrare la promozione. Era la nostra opportunità di far vedere a tutti chi siamo. E ci siamo riusciti”.        

Hai ricevuto i complimenti del ‘Cholito’ Simeone?

“Sì, mi ha subito scritto per complimentarsi. Era molto contento. Lui è una persona importantissima per me”.

A promozione avvenuta, hai dichiarato che “al centro della chiesa, al funerale, mancava solo il morto: il morto però ha vinto”, per significare che il Como era stato dato per spacciato troppo presto. Ti riferivi a qualcuno in particolare?

“Ce l’avevo con quei giornali e siti che, fuori dal contesto di Como, hanno sempre mostrato scetticismo e diffidenza nei nostri confronti, anche quando a gennaio siamo andati in testa. Era già tutto pronto per farci il funerale, ma noi siamo stati più forti”.

Parliamo di futuro. Il tuo cartellino è di proprietà del Napoli: dove ti vedi l’anno prossimo?

“Sinceramente non lo so… Purtroppo non sono io a decidere. Sarei felicissimo di restare perché a Como mi sono trovato bene con tutti (società, squadra, tifosi…). E poi avrei la possibilità di tornare a calcare i palcoscenici della Serie B. Ma adesso è tempo di festeggiare. Detto questo, desidero ringraziare un po’ di persone: la mia famiglia, la mia fidanzata, lo staff del Como, i fisioterapisti Simone, Andrea e Gianni e poi il mio preparatore personale, Andrea Poli, che mi ha dato una grande mano”.  

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