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ESCLUSIVA TB - Calori: "Di Carmine come Caputo. Caos del calcio italiano specchio del paese. Su Brescia e Perugia..."

ESCLUSIVA TB - Calori: "Di Carmine come Caputo. Caos del calcio italiano specchio del paese. Su Brescia e Perugia..."TuttoB.com
Calori
© foto di Federico Gaetano
venerdì 24 agosto 2018, 09:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi

In esclusiva per TuttoB.com, Alessandro Calori, ex tecnico, tra le altre, di Trapani, Brescia, Novara e Padova, ha parlato di mercato, del difficile momento vissuto dal calcio italiano, e del campionato cadetto che stasera prenderà il via.

A bocce ferme, che mercato è stato quello di serie B? E quali i club che, sulla carta, hanno operato meglio?

"Un buon mercato per diverse squadre, con idee chiare e colpi interessanti. Direi che Benevento, Verona, Salernitana, Perugia, Brescia, Lecce e Cittadella sono quelle ad essersi mosse meglio, fermo restando che sarà il campo il giudice insindacabile".

Di Carmine all'Hellas Verona è il colpo dell'estate?

"Negli ultimi anni Di Carmine ha fatto registrare numeri importanti. Credo che abbia raggiunto quel livello di maturità che può consentirgli di disputare un campionato di alto livello. E' nell'età migliore per esprimersi e ha tutto per emulare il Caputo della passata stagione".

Favorite per la promozione?

"Le retrocesse e il Palermo hanno indubbiamente qualcosa in più. La B, però, riserva sempre delle sorprese. Prendiamo il Cittadella, che già da qualche anno frequenta i piani alti della classifica: quello veneto è un club che fa di una programmazione seria e lungimirante il proprio punto di forza. E talvolta proprio una buona programmazione può risultare più efficace di un budget consistente".

Come commenta la decisione assunta dalla FIGC di avallare un format a 19 squadre? La riduzione degli organici è una scelta 'obbligata' per garantire la sostenibilità del campionato, oppure un colpo di mano, addirittura un 'golpe', come ha sentenziato qualcuno?

"Esistono dei regolamenti che, in quanto tali, dovrebbero essere rispettati... Credo che se ne vedranno ancora delle belle... Oggi si comincia, ma resta tanta confusione. Che dalla serie B si riversa a cascata sulla C e la D. Non si è risolto ancora niente. A questo punto della stagione dovremmo parlare solo di calcio giocato, e invece tutto è in alto mare. Questa situazione è un po' lo specchio del nostro paese, dove la volontà di qualcuno a volte si sostituisce alla legge".

Più in generale, è un momento estremamente delicato per il calcio italiano...

"Certamente, ma ciò che suona paradossale è che si parli solo del grande colpo messo a segno dalla Juventus con Cristiano Ronaldo. Che sembra abbia 'sanato' tutti i mali del calcio italiano... In realtà i problemi sono tanti, soprattutto nelle categorie inferiori. Bisognerebbe fermarsi un attimo, ragionare, e introdurre leggi chiare che non diano adito a equivoci, interpretazioni di convenienza, 'scorciatoie'...". 

Intanto stasera si comincia con una gara di cartello: Brescia-Perugia. Due piazze che lei conosce molto bene...

"Sì, a Perugia ho giocato, mentre a Brescia ho giocato e anche allenato. Si tratta di due piazze importanti, che hanno visto la serie A e grandi giocatori. Con l'avvento di Cellino, a Brescia c'è pressione. Il presidente è ambizioso e ha investito parecchio, sia nelle infrastrutture che nella squadra. Gli acquisti di Donnarumma, Tremolada, Morosini, ma anche le conferme di Bisoli e soprattutto Tonali, giovane in rampa di lancio di cui sentiremo parlare a lungo, certificano la volontà di dare solidità alla squadra. Il Brescia ha tutte le carte in regola per puntare in alto. Quanto al Perugia, gli umbri da anni gravitano nelle zone alte della classifica. In sede di mercato la società ha cambiato tanto, prelevando giocatori importanti come Verre, Han, Melchiorri..., ma l'organico annovera anche diversi giovani interessanti.

Stasera un ruolo fondamentale lo giocheranno le pressioni, considerato che la condizione atletica delle squadre, per ovvi motivi, non sarà ottimale. Saranno decisivi gli episodi".  

 

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