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Juve Stabia, Caserta indica la via: "Troppi non comprendono l'importanza di restare a casa. Dobbiamo tutti stringere la cinghia e lottare per ripartire"

Juve Stabia, Caserta indica la via: "Troppi non comprendono l'importanza di restare a casa. Dobbiamo tutti stringere la cinghia e lottare per ripartire"TuttoB.com
Caserta
© foto di Federico Gaetano
giovedì 16 aprile 2020, 18:23Juve Stabia
di Marco Lombardi
fonte stabiachannel.it

"Un anno fa abbiamo festeggiato la Pasqua ottenendo la promozione in serie B proprio alla vigilia – ha ricordato Fabio Caserta, tecnico della Juve Stabia, durante la trasmissione 'Sosteniamo Castellammare' –, fu un’emozione unica riportare qui il calcio che conta chiudendo un campionato straordinario con la vittoria sulla Vibonese. In questa stagione, sino al match con lo Spezia, il nostro rendimento è stato positivo. Dopo un inizio difficoltoso ci siamo messi in linea con il nostro obiettivo che è la salvezza e abbiamo disputato diverse partite alla pari con autentiche corazzate. Ora stiamo vivendo una situazione tanto strana quanto difficile - ha proseguito Caserta -, finché non si riuscirà a trovare una soluzione occorrerà rispettare le regole con la speranza che si possa presto tornare alla normalità. Troppe persone non riescono a comprendere quanto sia importante restare a casa per frenare questa epidemia, il che mi preoccupa non poco. Stare a casa con i propri cari non è una sofferenza anche se chiaramente mi manca il campo e il non poter lavorare. Personalmente concordo con il sindaco Cimmino quando afferma che occorra operare concretamente adesso, in tanti non riescono a mettere un piatto a tavola a causa dell’emergenza sanitaria che ha privato molti italiani del proprio lavoro. Alcuni amici imprenditori mi hanno spiegato di temere le modalità con cui sarà strutturata la ripresa più che il periodo attuale, le piccole-medie imprese sono state abbandonate a sé stesse". Una difficoltà economica che si rifletterà anche sul calcio. "Non è un mistero che tanti presidenti stiano soffrendo grosse difficoltà con le proprie aziende - la chiosa del tecnico calabrese -, un aspetto che coinvolgerà obbligatoriamente anche il piano calcistico. Dobbiamo tutti stringere la cinghia e lottare cercando di ripartire dando un valore ben più alto alle cose che facevamo abitualmente prima e che il virus ci ha tolto. Mi auguro davvero che a maggio si possa tornare a parlare di cose belle, in campo e fuori".