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La Nazione - Carrarese, il miracolo azzurro: la gioia di una città che non ha mai smesso di crederci

La Nazione - Carrarese, il miracolo azzurro: la gioia di una città che non ha mai smesso di crederciTuttoB.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
lunedì 10 giugno 2024, 08:31Flash news
di Marco Lombardi

"Carrarese, il miracolo azzurro: la gioia di una città che non ha mai smesso di crederci", titola La Nazione. 

Caroselli dai monti al mare, ovunque i colori della squadra. Il sostegno per l’undici del tecnico Calabro non è mai mancato.

Un sogno che alla fine si è avverato. Inseguito da anni dai tifosi, che mai hanno fatto perdere il proprio appoggio, accarezzato da una città intera che nelle ultime settimane, quando la strada sembrava sempre più breve e sempre più persone cominciavano a crederci, si è unita come in poche occasioni la città del marmo sa fare, per far sentire tutti insieme il supporto all’undici di mister Calabro.

Se la curva nord è stata il dodicesimo uomo in campo, il resto della città ieri ha voluto esserci alla firma con la storia. In 4500 allo stadio hanno seguito con trepidazione, dal gol al quinto minuto del bomber Finotto, un sogno che stava per avverarsi, un miracolo che diventava sempre più vero nella finalissima con il Vicenza. L’emozione è stata anticipata dalla sindaca Serena Arrighi che ha dimostrato fin da subito certo ottimismo: "Sono tesa, lo confesso, ma molto fiduciosa nell’impresa degli azzurri perché è un’occasione così grande e bella e non possiamo lasciarla andare via. Crediamoci tutti uniti per la città". In tribuna si è complimentato per il comportamento dei tifosi l’editore Urbano Cairo, presidente del Torino, che alla fine del primo tempo ha apprezzato il gioco degli azzurri. Don Piero Albanesi ha suonato a festa le campane del duomo e c’è stato chi ha accompagnato cori e cortei dai monti al mare con fuochi d’artificio, fumogeni e musica. Una città tinta di giallo e di azzurro, dai suoi bar ai suoi balconi, addobbati con palloncini e bandiere, che è entrata a testa alta nella storia del calcio con un passaggio in serie B conquistato con lavoro e fatica, meritato e quindi ancora più apprezzato [...].