GazzSport - Serie B, si riparte: subito il big match Palermo-Modena. Frosinone e Venezia inseguono. Sorpresa Avellino. Tante panchine traballanti

Come si legge nell'articolo di Nicola Binda sulla rosea, "la seconda sosta è alle spalle, la Serie B riparte con le prime (poche) certezze e tante indicazioni [...].
Di sicuro è il campionato dei pareggi. Da quando la B è tornata a 20 squadre, 28 X nelle prime 70 partite non si erano mai viste [...].
FAVORITE - Le sole difese inviolate - osserva Binda - sono quelle delle due squadre ancora imbattute: Modena e Palermo. Che domenica si trovano nel primo, vero big match stagionale. Se il trend verrà confermato, è partita da 0-0. Ma chi si fida di certi pronostici in questa B? Di sicuro le squadre di Sottil e Inzaghi hanno gettato la maschera in chiave promozione e al Barbera faranno registrare il record stagionale di spettatori, superando i 32.093 dell’altra sfida di Palermo con il Bari. Chi le potrà insidiare? I segnali più convincenti arrivano dal Venezia, che però è a -5 dal primo posto e -3 dalla zona A. L’ultima vittoria con il Frosinone ha rilanciato Stroppa e stoppato il volo di Alvini, rivelazione di questa prima fase fino al flop del Penzo: come reagirà il Frosinone? Resta alta l’attesa per il Monza, che è impegnato nel lavaggio del cervello dei suoi calciatori: se entrano nel mood della B sarà dura per tutti, ma se continuano così... Non male i segnali arrivati da Cesena, Carrarese e Juve Stabia, già reduci da una stagione positiva. E la classica sorpresa? L’unica neopromossa che se la può giocare nella parte sinistra sembra essere l’Avellino, grazie alla profondità della rosa, all’entusiasmo della piazza e - adesso si può cominciare a dirlo - ai meriti del tecnico Biancolino.
DELUSIONI - Questa sosta sembrava l’occasione attesa per il cambio di panchina - sottolinea Binda sulle pagine della Gazzetta dello Sport - invece solo Pagliuca ha pagato, tra l’altro dopo una vittoria fuori casa... Un buon risultato nell’ultimo turno, i riflessi sulle casse sociali e una attenta valutazione tecnica hanno salvato gli altri sulla graticola. D’Angelo ha vacillato parecchio: dalla finale dei playoff all’ultimo posto è un brutto segnale, la squadra svuotata che manda in campo è ben lontana da quella precedente, ma lo Spezia gli ha ribadito la fiducia. Idem la Samp con Donati, che s’è sbloccato con il 4-1 al Pescara e s’è salvato, ma guai a pensare che adesso i problemi (in campo e fuori) siano alle spalle. S’è salvato Possanzini a Mantova, forte del sostegno dei suoi giocatori; s’è salvato Caserta a Bari, che gira e rigira sta cercando la veste giusta per una squadra che però continua a pagare troppi infortuni; e s’è salvato Aquilani a Catanzaro, in attesa che le sue buone idee di calcio riescano a tramutarsi in punti. Tutti ripartono fortificati. Ma fino a quando?
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