GazzSport - Il crociato e il calvario, ma dopo 362 giorni Pellegri è tornato ad esultare: "Il premio ai sacrifici"
Pietro Pellegri ha dovuto aspettare 362 giorni per tornare a esultare. Un tempo lunghissimo, complicato, pieno di ostacoli: l’8 dicembre 2024, durante Verona-Empoli, l’attaccante era caduto con tutto il peso del corpo sul ginocchio sinistro. Crociato rotto e stagione finita. Poco meno di un anno dopo, il calvario è finito con un ritorno al gol speciale. Il classe 2001 ha realizzato il 3-0 definitivo dei toscani contro l’Avellino: “Sono contento. Ho vissuto un periodo difficile dopo l’infortunio – ha detto il giocatore al termine della partita -. Ho lavorato tanto per tornare, questo risultato è un premio per tutti i sacrifici”. Poi la dedica: “Alla mia compagna e a mia figlia. È la prima rete che segno da quando è nata”. L’ex Torino ha interrotto un digiuno che durava dal 25 novembre dello scorso anno: 1-1 contro l’Udinese. Quello realizzato contro l’Avellino è anche il primo gol in B per Pellegri.
TAPPE BRUCIATE - L’attaccante dell’Empoli ha voltato pagina. Vuole dimenticare i problemi fisici e tornare a essere decisivo. Mister Dionisi ha bisogno anche della sua esperienza per recuperare punti importanti e mantenere la posizione in zona playoff: i toscani sono ottavi con 17 punti. Tornato a disposizione agli inizi di ottobre, adesso Pellegri vuole conquistare la fiducia dell’allenatore e ritagliarsi un posto da titolare. In questi anni, gli infortuni sono stati una spiacevole costante del suo percorso. Eppure, quella del classe 2001 sembrava una carriera destinata ad altissimi livelli nel grande calcio europeo. Cresciuto nelle giovanili del Genoa, Juric lo ha fatto esordire in Serie A quando aveva appena 15 anni: era il 22 dicembre 2016, per lui appena due minuti nel finale contro il Torino al posto di Rincon. Qualche anno fa, l’ex patron rossoblù Enrico Preziosi azzardò addirittura un paragone enorme per raccontare il talento dell’attaccante: “Chi è il nuovo Messi? Ce lo abbiamo noi, ha 14 anni e gioca nei Giovanissimi. Si chiama Pietro Pellegri”.
IL RITORNO IN A - C’è stato un momento in cui tutta Europa parlava di lui. Pellegri non aveva ancora compiuto 16 anni, con il Genoa aveva realizzato una doppietta contro la Lazio e la Juventus stava provando a prenderlo. A spuntarla però fu il Monaco: l’attaccante si è trasferito in Ligue 1 nel gennaio 2018 per 25 milioni di euro. Poteva essere l’inizio di una favola, invece la sfortuna si è messa di traverso. Per colpa della pubalgia ha disputato appena tre partite fino a giugno. Le stagioni successive non sono andate meglio: tre presenze nel 18/19, addirittura nessuna nel 19/20. Sempre per colpa degli infortuni. Poi il ritorno in campo e la scelta di ricominciare dal Milan nell’estate 2021. Dopo sei mesi è stato Juric a dargli fiducia. Con il Torino, Pellegri ha lasciato un ottimo ricordo: 55 gare totali e 6 gol. Il club granata ha puntato su di lui acquistandolo a titolo definitivo dal Monaco. Questo è il suo secondo anno di fila in prestito all’Empoli. Dopo l’ennesimo stop, adesso è tutto in discesa. Gol, dedica speciale e continuità ritrovata: Pellegri è finalmente tornato a esultare.


