Empoli, Shpendi: "La vittoria contro il Sudtirol ci darà fiducia"

L’attaccante dell’Empoli, Stiven Shpendi, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere Fiorentino, parlando del buon momento del club e del suo percorso personale. “L’ultima partita con il Sudtirol è stata una vittoria importantissima, che ci dà tanto morale e punti preziosi. Il nostro è un gruppo giovane, ma questo risultato ci deve dare fiducia per le prossime gare”, ha dichiarato l’attaccante.

Shpendi ha sottolineato come l’Empoli punti a consolidarsi in Serie B: “L’obiettivo primario è tenere la categoria e provare a vincere più partite possibili. Poi, alla fine della stagione, vedremo dove saremo arrivati.”

L’attaccante ha anche parlato della sua evoluzione rispetto alla prima esperienza a Empoli: “Due anni fa venivo da una sola stagione in Serie C, dove avevo fatto bene, ma rispetto agli altri ero indietro fisicamente e mentalmente. Ora mi sento un altro calciatore, cresciuto sia fisicamente sia mentalmente, grazie anche all’esperienza in Serie B dell’anno scorso. Mi sento migliorato.”

In questa stagione Shpendi ha già segnato tre gol, mentre l’anno scorso a Carrara ne aveva realizzati quattro. “L’anno scorso è stata una stagione difficile a causa degli infortuni. In questa stagione, invece, ho iniziato bene e voglio superare il numero dei gol dell’anno scorso, puntando alla doppia cifra.”

L’attaccante è consapevole dei margini di crescita: “Devo migliorare la protezione della palla, giocare meglio spalle alla porta e il colpo di testa. Sono aspetti su cui sto lavorando ogni giorno con il mio staff tecnico.”

Stiven ha esordito in Serie C nel 2021 con il Cesena, a fianco del fratello gemello Christian: “Ho bellissimi ricordi di quegli anni. Giocare e allenarsi con mio fratello è qualcosa di speciale, in pochi possono farlo. Spero un giorno di poter giocare insieme di nuovo, perché ci troviamo molto bene anche in campo.”

Il legame tra i due è molto stretto: “Se vedo che soffre o sta male, automaticamente soffro anche io. C’è un legame speciale che va oltre il calcio.”

Nato ad Ancona da genitori albanesi arrivati in Italia nel 1997, Stiven racconta il percorso della sua famiglia: “Mio padre è di Puke, mia madre di Tirana. Hanno lasciato l’Albania senza nulla, con la speranza di un futuro migliore. Ci hanno insegnato a non mollare mai e a dare sempre il massimo.”

Nonostante la doppia cittadinanza, Stiven ha scelto le nazionali giovanili albanesi: “È un motivo di grande orgoglio per me e per tutta la famiglia indossare la maglia dell’Albania.”