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L'estate sta arrivando e una stagione se ne va: top e flop dell'anno cadetto

L'estate sta arrivando e una stagione se ne va: top e flop dell'anno cadettoTuttoB.com
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
lunedì 22 maggio 2017, 00:00EDITORIALE
di Attilio Malena

C'è chi sta programmando, c'è chi sta festeggiando, chi sta ancora sperando e chi purtroppo sta piangendo; la Serie B non ha ancora emesso tutti i suoi verdetti, ma la lunga cavalcata del torneo e' ormai terminata. Momenti quindi di bilanci, la

nostra redazione ha emesso i suoi giudizi definitivi;

Attilio Malena:

Top:

Fabio Ceravolo: l'uomo in più del Benevento, così come quello della Ternana e per molte volte anche della Reggina, la continuità di Fabio Ceravolo e' spaventosa e meriterebbe ormai da anni una chance in Serie A, la inseguirà con il suo Benevento nel terno al lotto dei play-off. Bomber letale, capace di far reparto da solo, un leader che si prende la squadra sulle spalle nel momento del bisogno, un cecchino infallibile sotto porta. L'ennesima annata da incorniciare, ma ci auguriamo che per lui il meglio debba ancora venire.

Daniel Bessa: la classe al servizio della squadra, un talento puro con ancora tanti margini di crescita. Fabio Pecchia si è spesso affidato a lui per sbrogliare tante matasse ed e' stato ampiamente ripagato. Scuola Inter, sempre accusato di tanta classe ma poca continuità, ecco a Verona ha finalmente trovato il suo habitat naturale per mostrare agli appassionati giocate da far strabuzzare gli occhi. Adesso la A, sempre con la fantasia che con lo contraddistingue ma soprattutto il sacrifico che ha imparato negli anni.

Flop:

Rey Manaj: il Pisa ha sempre mantenuto la sua identità spiccatamente difensiva che non ha pagato, servivano evidentemente più gol e leadership davanti individuate proprio nel giovane bomber. Dopo la brutta metà stagione a Pescara, l'albanese non ha saputo riscattarsi mostrando ancora una volta tutti i suoi limiti caratteriali. Il talento resta inespresso ma bisognerà calarsi meglio in una nuova realtà che lo attenderà. Facile trovare un caprio espiatorio  , le colpe ovviamente vanno divise con tutto il reparto, da lui era però lecito attendersi di più.

Vangelis Moras: il suo Bari ha fallito in tutto e per tutto, poteva rappresentare il simbolo di una retroguardia invalicabile come lo è stato nelle precedenti stagioni. Il punto di riferimento di una difesa vincente, tutto invece è andato in maniera totalmente diversa. Il Bari e' crollato mentalmente, il fallimento e' rappresentato  da un baluardo che ha abituato tutti a stagioni meravigliose, tranne ovviamente quest'anno.



Marco Lombardi:

Top:

Manuel Lazzari: stantuffo instancabile, in grado di coniugare quantità e qualità. Il più forte esterno destro del campionato e uno dei segreti della Spal regina della B.

Cesar Falletti: talento cristallino, fantasista geniale. Decisivo ai fini della salvezza delle Fere. Merita la A.

Flop:

Vangelis Moras: nelle intenzioni doveva essere il pilastro della difesa del Bari; i fatti hanno dimostrato il contrario.  Da un giocatore della sua esperienza, con tanta serie A alle spalle,  era lecito attendersi molto di più. Forse ha fatto il suo tempo...

Michael Agazzi: se qualcuno si chiedeva perché negli ultimi 2 anni, trascorsi fra Milan e Middlesbrough, non avesse messo piede in campo... ecco svelato l'arcano. La sua stagione, costellata di errori, è lo specchio del mediocre campionato del Cesena. Delusione totale.

Angelo Zarra:

Top: MIrko Antenucci: Il fiore all'occhiello della finestra estiva di mercato. Antenucci ci ha messo qualche mese per archiviare definitivamente l'esperienza in Inghilterra al Leeds e riambientarsi al campionato cadetto. Ma dalla tripletta contro l'Avellino di fine ottobre l'attaccante è tornato sui livelli di Terni ripagando la fiducia della società. Il perno della formazione di mister Semplice, l'uomo giusto in grado di dare la giusta qualità al reparto offensivo, il collante tra centrocampo ed attacco. E con l'arrivo di Floccari le sue qualità sono venute definitivamente fuori, non solo assist ma tanti gol sempre più decisivi.  

Daniel Bessa: Indicare Pazzini come uomo decisivo per la promozione in Serie A è come sfondare una porta aperta. Daniel Bessa è stato uno dei colpi in grado di dare qualità e quantità al centrocampo del Verona. Mai un gol banale, mai una giocata fine a se stessa: il giovane brasiliano ha confermato la crescita vista la passata stagione al Como ed aggiunto l'esperienza nel pre-campionato con l'Inter. Si candida come pilastro anche per la Serie A.

Flop:

Alfredo Donnarumma: Doveva essere l'anno della sua rivincita, ma così non è stato. Prima con Sannino e poi con Bollini ha avuto poco spazio, anche a causa del sistema di gioco, il 4-3-3, prevalentemente usato da entrambi i tecnici. A Salerno Alfredo non è riuscito ad essere incisivo, probabilmente non ha trovato l'ambiente giusto dove compiere il salto di qualità. Ha avuto le sue possibilità ma non è stato bravo e fortunato a sfruttarle. Chiude la sua stagione con 7 reti in 31 presenze.

Riccardo Maniero: Da bocciare non è solo Riccardo Maniero ma mezza rosa. Il Bari è la squadra che ha deluso maggiormente in questo campionato, l'attaccante al centro di tantissime voci di mercato in estate resta ma non incide. Tra Stellone e Colantuono la storia non cambia, a gennaio con gli arrivi di Floro Flores e Raicevic è chiuso ma quando i due restano fuori per infortunio per gran parte del girone di ritorno non riesce ad essere decisivo. Chiude il campionato con 6 reti in 36 presenze, l'ultima marcatura è stata messa a segno contro la Spal al termine del girone d'andata.

Christian Pravata': 

Top: Pablo Granoche: Fini la scorsa stagione con la retrocessione del Modena, in estate sembro non lo volesse nessuno e da più parti molti addetti ai lavori lo davano addirittura per finito. A puntare su di lui lo Spezia. Mister Di Carlo ha visto in lui un bomber d'esperienza ma soprattutto ancora motivato. Fiducia ripagata, molti gol importanti e decisivi che, complice anche l'assenza di Nenè, hanno ridato lustro ad un attaccante ancora decisivo per la serie cadetta. Rinato

Mirko Antenucci: il rientro in Italia nella serie B che lo vide protagonista anni fa ha fatto sicuramente piacere agli appassionati che mantenevano di lui un bel ricordo. Nella Spall dei miracoli, Mirko trova la sua dimensione e con l'esperienza e il carisma da trascinatore di un gruppo fantastico. Ora la Serie A con la Spal, un'altra avventura che di certo non spaventa un giocatore del suo calibro che ne ha viste molte in una lunga è importante carriera

Flop

Andrea Cocco: l'approdo a Frosinone avrebbe dovuto ridare prestigio ad un bomber che dopo la stagione da protagonista con il Vicenza 2 anni fa, in quella successiva a Pescara non riuscì a ripetersi. Con i ciociari nei primi 6 mesi non si è visto molto e a gennaio è arrivato il passaggio al Cesena, orfana di Djuric . In bianconero Cocco ha offerto a tratti segnali positivi di ripresa, ma ha dovuto fare i conti ancora con problemi fisici. Il nostro è un "flop" però tenendo conto di problemi non suoi, più che altro ci auguriamo che il giocatore torni al più presto nella sua forma migliore

Rey Manaj: chiamato a Pisa dopo diverse esperienze in Serie A con Inter )che ne detiene il cartellino= e Pescara nei primi 6 mesi della stagione, il giovane talento avrebbe dovuto sfruttare al meglio questa occasione in un club che quando lo accolse ancora non lottava nelle zone più basse della classifica. Pochi gol, tante volte nervoso in campo, in sostanza poco d'aiuto al club che avrebbe dovuto aiutare di più. Il fra arazzo evidentemente deve crescere ed è ingiusto addossare su di lui il risultato finale del Pisa. Quello che però va sottolineato e che non si poteva prendere forse così tanto da un ragazzo così giovane e ancora acerbo