Cremonese, Vido:"Gli avversari se vorranno fare risultato con noi dovranno sudare parecchio”

Un attaccante moderno. Luca Vido è presentato così dal direttore sportivo Simone Giacchetta. “Posso giocare come prima punta, ma anche seconda: per caratteristiche – spiega il neo grigiorosso – mi piace giocare palla a terra e attaccare la profondità”. Vido in passato ha vestito diverse volte la maglia delle Nazionali giovanili arrivando a conquistare un bronzo mondiale con l’under 20 ed esordendo con la formazione Under 21. “Indossare la maglia azzurra è stata un’esperienza importantissima – spiega Luca – rappresentare un intero Paese regala tantissime emozioni. Se sogno un giorno di poter tornare a vestire l’azzurro? Magari: è un sogno e come tale spero di poterlo realizzare”.

Intanto c’è da affrontare questa nuova stagione agonistica. “La Cremo – sottolinea Vido – parte con i piedi per terra. Dovremo pensare a lottare partita per partita, giocando come se fosse sempre l’ultima possibilità che il campionato ti offre. Di certo gli avversari se vorranno fare risultato con noi dovranno sudare parecchio”. Una mentalità battagliera che si coniuga con le parole dell’allenatore grigiorosso. E’ una fortuna giocare con un mister come Pecchia che vuole una squadra propositiva – prosegue l’attaccante -. L’atteggiamento della sua Cremonese e questa mentalità mi sono piaciuti da subito: nell’ultima stagione con il Pisa, allo Zini, per 20 minuti non abbiamo visto palla”.

In relazione a questi primi giorni trascorsi al Centro Sportivo “Giovanni Arvedi”, Vido spende parole di elogio: “L’inserimento è stato perfetto: ho trovato grande disponibilità in tutto l’ambiente, è bastato un cinque per sentirsi parte del gruppo e questo aiuta i nuovi ad integrarsi. Qui, inoltre, c’è anche una struttura ideale per fare bene”.

Ultima battuta riservata all’eventualità che il pubblico possa finalmente tornare sugli spalti: “Spero che i tifosi possano tornare allo stadio, sarei molto contento se accadesse. So che la tifoseria di Cremona sa trascinare e sostenere la squadra, il loro apporto ci darà sicuramente una mano. Detto questo è ovvio che ogni giocatore deve sempre dare il massimo, sia che ci sia uno spettatore sia che si trovi a giocare davanti a 60 mila persone”.