Cremonese, Pecchia: “Condizioni del gruppo buone”

Al termine dell’allenamento odierno, Fabio Pecchia ha risposto alle domande dei giornalisti nel consueto appuntamento pre partita.

Venticinquesima panchina in campionato alla guida della Cremonese e una sfida suggestiva con il Parma… 

“Ancora una volta – dice l’allenatore grigiorosso – arrivo alla gara con la curiosità di vedere come la nostra Cremo affronterà questa sfida: un impegno da affrontare con la giusta dose di felicità”.

Il Parma ha un tipo di gioco diverso rispetto alle precedenti avversarie…

“Ogni partita è diversa nella natura degli avversari, per come ci si arriviamo noi, per come sono state costruite le squadre che via via affrontiamo. Nell’ultimo mese è stato un confronto continuo con squadre e strutture di rilievo; ora ci sarà il Parma che con la cadetteria c’entra poco, con i suoi giocatori di spessore: questa è la vera sfida, affrontare la gara restando sempre la stessa Cremo”.

Quali sono le condizioni del gruppo?

“Non ci sono grandi novità rispetto a domenica, sarà a disposizione Ravanelli che avevamo fermato per precauzione consapevoli che il suo problema non era nulla di grave. Le condizioni del gruppo sono buone e anche Valzania lo rivedremo presto con i compagni”.

L’assenza di Baez può cambiare il modulo della Cremonese?

“Baez ha caratteristiche diverse dagli altri, ma abbiamo ugualmente qualità nello stesso ruolo. E’ possibile partire in un modo e finire con un altro. Anche per questo sottolineo sempre che è importante la funzione di chi parte, ma chi entra è ancora più importante”.

Maresca è un allenatore emergente…

“Enzo ha fatto le sue esperienze e sta portando idee nuove con una squadra che sa di dover vincere il campionato. Per me come per tutta la squadra sarà uno stimolo in più per affrontare al meglio la partita”.



Sfida nella sfida quella tra Buffon e Carnesecchi, due generazioni di portieri…

“Davanti a noi ci saranno undici giocatori, un portiere con i guanti, quel portiere si chiama Gianluigi Buffon: ma noi dobbiamo essere concentrati sulla partita non su aspetti che rigurdano più la cornice. Certo vedere Buffon da una parte e Carnesecchi dall’altra può essere suggestivo per ciò che sarà il panorama calcistico italiano del futuro, ma la gara che ci aspetta avrà le stesse caratteristiche di sempre”.